L’urlo di Tardelli

5 Ottobre 2020 di Stefano Olivari

L’urlo di Marco Tardelli dopo il secondo gol alla Germania Ovest nella finale del Mondiale 1982 è l’immagine simbolo degli anni Ottanta italiani ed il primo ad esserne consapevole è lui, del quale oggi abbiamo letto una interessante intervista sul Corriere della Sera. Nessun problema nel sintetizzare una carriera comunque piena di vittorie in quei sette secondi, tanto fra cento anni saranno questi ad essere ricordati.

L’urlo di Tardelli, dunque. Non vogliamo infliggervi il miliardesimo post sul Mondiale spagnolo, come pure sarebbe nelle nostre corde, e sulla sua azione più da leggenda (Bergomi e Scirea che palleggiano nell’area tedesca, prima del sinistro di Tardelli), ma una considerazione sul dopo-calcio dei 22 ragazzi di Bearzot ispirata proprio dal post calcio giocato di Tardelli, attualmente responsabile del nuovo (nel senso che ancora non è stato costruito) centro tecnico della Federcalcio a Roma dopo il fallimento nella corsa alla presidenza dell’Assocalciatori.

La considerazione è la seguente: nonostante il capitale di immagine e l’aura di campioni del mondo indiscutibili nessuno di quei 22 è stato un buon allenatore, tranne forse Zoff. Lo stesso Tardelli, che pure dalla panchina ha vinto un Europeo Under 21 (ma bisogna anche ricordarsi di come giocava quell’Italia, dove Pirlo risolveva tutto), non ha avuto in questo senso una grande carriera. Ci hanno oltretutto provato in pochi, da Vierchowod a Graziani, da Gentile a Dossena, ma nessuno li ricorderà come tecnici.

Spiegazione alla Adani: quei giocatori erano forti, ma non avevano conoscenze. Logico che poi non le abbiano sapute trasmettere, non avendole. Spiegazione dal nostro bar: quella vittoria ebbe un impatto extracalcio così grande, sull’intera società italiana, un impatto nemmeno paragonabile al 2006, che un minuto dopo i suoi eroi diventarono grandi ex, con tutti i pro (comodi posti da commentatori, come Collovati e Bergomi, o da dirigenti senza responsabilità, come Oriali e Antognoni) e i contro (qualsiasi cosa arrivata dopo nella vita sarebbe stata inferiore) della situazione. Sono quasi quarant’anni che Paolo Rossi fa Paolo Rossi e Tardelli fa Tardelli, loro non si sono ancora stancati e noi nemmeno.

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