Ribellione polacca contro l’Europa Halal

28 Novembre 2012 di Stefano Olivari

Varsavia

La macellazione secondo il rito islamico o ebraico è fuorilegge? Ce lo hanno chiesto vari amici, quasi nessuno vegetariano ma tutti abbastanza civili per inorridire al pensiero che un essere vivente venga fatto in maniera sistematica morire dissanguato senza nemmeno stordirlo. La risposta istituzionale è la seguente: purtroppo no, perché la simpatica Europa dei banchieri consente la macellazione rituale in quanto rappresentativa della libertà di culto. Quindi, in linea teorica, se la mia ipotetica religione rivelata da un qualche ipotetico profeta nella Brianza di qualche secolo fa prevedesse come rito quello di sputare in faccia alle persone o di stuprare i bambini (oh, l’ha detto il profeta, stai zitta merdaccia laica) l’Europa dei banchieri dovrebbe  tutelare la mia libertà.

E’ insomma impossibile parlare di macellazione senza entrare in discorsi para-religiosi, pur con tutto il disprezzo che nutriamo per le religioni organizzate (si può criticare solo Scientology, nel tollerante Occidente). Quindi è almeno un minimo consolante che l’alta corte di Polonia abbia stabilito martedì che la macellazione rituale secondo il rito ebraico e musulmano viola la Costituzione e le leggi sulla protezione degli animali.

Ma la Polonia non è nell’Unione Europea? Sì, però la normativa in materia prevede eccezioni ‘nazionali’. Basta volerle e votarle (va precisato che quella polacca al momento è solo una enunciazione di principio, i macelli halal e kosher non saranno chiusi). E’ una cosa di destra o di sinistra? Come Tex, secondo noi. Quindi buona.

 

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