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L’onda di Enrico Ruggeri
Paolo Morati 08/03/2014
Enrico Ruggeri è uno dei cantanti di cui ci piace scrivere su Indiscreto quando produce qualcosa di nuovo (e possibilmente buono). Con il nuovo singolo intitolato L’onda, che precede l’uscita di Frankenstein 2.0 (nuova versione dell’album di cui abbiamo già parlato lo scorso anno, siamo curiosi di sentire cosa sia cambiato) l’autore milanese decide di mettere alla berlina il conformismo che parla di pace, partecipazione e altre modalità di espressione che, al netto delle buone intenzioni e degli effettivi risultati, le persone adottano per restare sull’onda e quindi in gruppo, omologati.
“Ecco l’onda che ti dice tutto quello che ti piace… La colomba della pace che ti guida con la voce… Accecati dal miraggio della partecipazione” scrive e canta Ruggeri il cui messaggio viene esplicitato visivamente dal video che vede anche il contributo del suo storico chitarrista (e più volte co-autore) Luigi Schiavone. Tra indignazione, contaminazione ed immigrazione, europeisti, cattocomunisti, innovatori, perbenisti plasmati dall’onda… le parole di Ruggeri non risparmiano nessuno, nemmeno poeti, santi, naviganti. E lui, indossando diversi costumi, si alterna a immagini di raduni di persone più o meno estesi.
Musicalmente L’onda ha un andamento stuzzicante, che ti rimane subito impresso in mente (gli inglesi parlerebbero di brano catchy) con un arrangiamento alla Ruggeri più anni ’80, sul quale si disegna nel contempo la sua osservazione sociale forte di una storia di sguardo sul mondo che lo circonda, da cui ha ricavato spesso degli ottimi risultati creativi. Bella canzone da sentire e discutere, che verrà inevitabilmente adorata o criticata aspramente come accade sempre a chi si espone senza mediazione.
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