Lo studio di Roberto Baggio

5 Aprile 2011 di Stefano Olivari

Il poco presente (a Coverciano) presidente del settore tecnico ha approvato un progetto da sette milioni di euro riguardante anche i giovani, ma forse lo sponsor Ulivieri non gli ha spiegato quali sarebbero in teoria i suoi compiti. Forse è più comodo diventare il centesimo ambasciatore di Moratti…

La luna di miele fa Roberto Baggio e la Federcalcio è già finita? Il rischio c’è perché l’ex campione è pronto a dimettersi dalla presidenza del settore tecnico se non verrà accolto il suo piano. Ecco come stanno le cose: di recente Baggio, con il consiglio del settore tecnico, ha approvato un progetto dal costo di sette milioni di euro e che prevede, fra l’altro, anche uno studio sui giovani. Ma spetta al settore tecnico farlo? Ci sono già il settore giovanile e scolastico (presidente Gianni Rivera) e il Club Italia (presidente Demetrio Albertini) che si occupano dei vivai. Lo stesso Club Italia sta facendo uno scouting sui giovani azzurri. E allora? Forse Baggio non ha ben capito quali sono i compiti del settore tecnico che dirige: formare i maestri e gli allenatori di calcio, rilanciare Coverciano (dove si fa vedere raramente: non c’era nemmeno in occasione della visita di Michel Platini). Sarebbe il caso che Renzo Ulivieri, che ha voluto fare rientrare Baggio nel mondo del calcio, gli spiegasse quali sono i suoi compiti. Ora il piano del settore tecnico è allo studio di fattibilità, poi passerà all’esame del consiglio federale (forse già dopo Pasqua?): se dovesse essere bocciato (soprattutto per motivi economici), ecco che Baggio potrebbe dare le dimissioni. La sua carica (come quelle di Albertini e Rivera) d’altronde è onorifica: massimo, rimborsi spese. Ma sette milioni solo per il settore tecnico, pesano troppo sulle casse del calcio. Si vedrà. Intanto, tutto è fermo.(…)
Fulvio Bianchi per Repubblica.it
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