Lo stipendio di Valentino Mazzola

5 Settembre 2011 di Libeccio

di Libeccio
Gli operai che tifano, Gasperini corpo estraneo, l’Inter prima di Mourinho, il valore aggiunto di Marotta e la dimensione del Milan.

1. Nel 1946 nell’Italia completamente distrutta che usciva a stento dalla guerra il grande Valentino Mazzola guadagnava cinque volte di più di un operaio e già gli andava di gran lusso visti i tempi che correvano. Al giorno d’oggi Zlatan Ibrahimovich guadagna 920 volte di più di un operaio. Comunque la si guardi c’è da pensare che il mondo corra freneticamente verso una sorta di nevrotica e illogica autodistruzione considerato che la nobile pedata vale 920 volte il lavoro di chi in larga parte fa ancora girare l’economia reale mondiale. La cosa poi ancor più stridente è che sono proprio gli operai quelli più coinvolti nel tifo per il calcio e nell’adorazione de i grandi campioni come Zlatan. Tralasciando la demagogia anti-calciatori, 5 è un multiplo diverso di 920.
2. Il mercato dell’Inter ha avuto un andamento schizofrenico, nonostante Moratti si sia affrettato a dichiarare che gli interisti si divertiranno parecchio e che in realtà Zarate era il vero obiettivo dell’Inter. Mah…Secondo noi Zarate è stato il vero obiettivo dell’Inter negli ultimi due giorni di mercato, quando altre soluzioni sono sembrate difficili anche considerato il blocco imposto dalla mancata cessione di Snejider. L’Inter aveva bisogno di un altro difensore jolly veramente forte e veloce e di un grande e potente  centrocampista che migliorasse la squadra in copertura e nella sua forza d’urto. Nessuno di questi due ruoli è stato definito, mentre si è ecceduto in centrocampisti “tecnici” giovani ma abbastanza improbabili da proporre ad alti livelli (non bastava già Coutinho?). Sull’Inter poi c’è il rebus dell’allenatore che proprio non entusiasma e ancora oggi molti si interrogano sui motivi che hanno spinto l’Inter a scegliere un allenatore che nel suo curriculum aveva le giovanili Juve, il Crotone e poi il Genoa. A noi Gasperini sembra un corpo estraneo nell’Inter prima ancora di cominciare a giocare. Anche il modo talebano di volere Palacio non depone proprio a suo favore  insieme alla rigida difesa del modulo che predilige. Se si aggiunge che dal suo punto di vista di Snejider non sa che farsene…. Se anche son rose sfioriranno.
3. I bene informati sull’Inter danno un Branca sempre più in linea di rottura con la proprietà (Pandev regalato al Napoli pare proprio non sia stato digerito da Moratti insieme all’eccessiva lievitazione del costo di Alvarez  e anche sulla operazione Gasperini pare proprio che Moratti avesse storto il naso). Ora ai primi errori, si aprirà subito il fuoco incrociato (vedere l’incredibile vicenda Forlan) e non sarà una bella aria quella che tirerà. Ancor di più possiamo dire che c’era un’Inter prima di Mou e una dopo. Identiche tra loro.
4. Ci hanno molto colpito le recenti dichiarazioni di Luciano Moggi: “Con questo mercato la Juve non vincerà nulla”.
La Juve ha fatto un mercato molto strano investendo soprattutto sulle ali. Della Juve colpiscono i giocatori anche di indiscutibile qualità che riesce a macinare negativamente, nel senso che arrivano pieni di buone cose fatte e rapidamente degradano fino alla piena apatia (Diego, Amauri, ora Krasic, lo stesso Marchisio) e di soldi che getta letteralmente dalla finestra (l’ingaggio di Amauri al Parma pagato l’anno scorso dalla Juve per ben 3,7 milioni di euro, i 10 milioni di euro pagati per Almiron ora praticamente regalato, i 12 milioni di euro pagati per Martinez ora girato al Cesena per Giaccherini più 3 milioni di euro, e molto altro). Non si capisce se sia la Juve incapace di gestire il patrimonio sociale con maggiore solerzia oppure se ci sono condizioni oggettive che agiscono a ostacolarne di continuo l’azione.  E Marotta che dice che “è Conte il nostro valore aggiunto” avvalora sostanzialmente  la tesi di Moggi.
5. Il Milan è un po’ sulla luna rispetto alle altre. E’ come se fosse stato in grado di ricreare quel cerchio magico che per molti anni l’ha collocato su una galassia a parte. E’ stato bravo Galliani, che pure negli anni scorsi aveva perso qualche colpo, e poi i soldi certo non mancano: dopo i soliti pagnistei alla fine Berlusconi li fa saltare sempre fuori. Ora il Milan ci sembra una squadra veramente forte, che in Italia non avrà rivali. Stranamente invece continua ad averne molti in Europa. Probabilmente è il calcio italico ad essere scaduto a comprimario. Poi occorre anche dire forte un’altra cosa: che in Italia chi ha 100 milioni cash per prendere Ibra (tra cartellino e ingaggio) il campionato lo vince di sicuro facendogli una squadra decente intorno. Marotta potrebbe pensarci, visto quanto gli sono costate tutte insieme le tante mezze figure ingaggiate.

Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto) 

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