Lo sconto del Barcellona

8 Novembre 2011 di Giovanni Capuano

di Giovanni Capuano
Breve riepilogo della vicenda: c’è un grande calciatore che scrive una biografia e racconta di essersi trovato così male con un tecnico molto famoso e vincente da aver avuto con lui scontri durissimi fino a una rottura insanabile. Spiega di aver anche pensato a lasciare il calcio tanto era il disagio nella convivenza con l’allenatore e con il resto dello spogliatoio. Stava così male che alcuni amici d’infanzia, peraltro residenti in un quartiere malfamato nella città di nascita del campione, si sarebbero offerti di raggiungerlo per ‘dare una lezione’ al tecnico nemico e che lui li avrebbe dissuasi.
Passa qualche ora e il vicepresidente della squadra in cui il campione si trovava male e l’allenatore rischiava le botte, rivela che durante la trattativa per cederlo altrove l’attaccante arrivò a minacciare l’aggressione fisica del suo ‘nemico’ durante una conferenza stampa, in modo che tutti potessero vederlo. E aggiunge un particolare: “Con noi c’era anche l’agente del giocatore che, invece di provare a calmare il suo assistito, confermava l’esistenza del pericolo con un affermativo ‘lo fa lo fa’ senza possibilità di repliche”. Agente del giocatore che, da qualche mese, è anche consulente di mercato del club dove l’attaccante finisce in chiusura di mercato. Nessuna smentita, né dal giocatore, né dal suo entourage e nemmeno da nuovo club dove il campione arrivò al termine della trattativa (sempre se possiamo continuare a definirla così) a un prezzo giudicato molto, molto conveniente da tutti. Quasi un regalo.
A poche ore dalla duplice clamorosa rivelazione tutti si sarebbero attesi richieste di chiarimenti, domande, precisazioni, smentite. Niente. Nulla. Difficile del resto averle, visto che nessuno dei tanti giornalisti presenti nelle sale stampa dello stadio in cui il grande attaccante aveva appena schiantato l’avversario di turno a suon di gol e assist, si è sentito in dovere di andare oltre qualche battuta scherzosa. E così agli annali resterà solo che il nuovo allenatore della star spera di avere “in regalo” l’autobiografia in uscita nelle migliori librerie. In compenso al campione viene estorto che, bontà sua, stringerà la mano all’allenatore ‘nemico’ quando si ritroveranno insieme sullo stesso campo.
C’è qualcosa che non quadra in questa storia? Ah sì, abbiamo dimenticato nomi e cognomi ma evidentemente non servono visto che nessuno dei protagonisti, a partire dal grande attaccante e per finire al nuovo club di appartenenza, ha sentito il bisogno di comunicare un minimo di imbarazzo per questa storia che, dunque, dobbiamo considerare soli il frutto di un’abile operazione di lancio del libro che, peraltro, ha già venduto una montagna di copie. Impossibile sia avvenuta davvero, no?

Giovanni Capuano

(per gentile concessione dell’autore, fonte: Calcinfaccia)

PS: Lo stesso campione va in giro a raccontare di essersi quasi ucciso durante una rissa in allenamento con un compagno di squadra e di aver mentito alla giustizia sportiva perché così gli aveva suggerito di fare il club sperando in una sentenza più leggera dopo un insulto a un assistente. Episodi che riteniamo destituiti di ogni fondamento al pari di quello già riportato.

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