L’Inter di di Alibaba

6 Gennaio 2021 di Indiscreto

L’Inter è controllata da Alibaba e quindi Jack Ma, il miliardario da un paio di mesi scomparso dopo essere stato messo nel mirino dal governo cinese? Le cose non stanno proprio così, ma oggi il sito del Corriere della Sera ha pubblicato una ricostruzione interessante della situazione societaria neroazzurra, che spiega l’immobilismo sul mercato meglio rispetto alla eventuale cessione di quote di minoranza (che in teoria non dovrebbe influire sul mercato) e di diktat diretti dalla Cina, come se Xi Jinping si interessasse del contratto del Papu Gomez.

Questa la ricostruzione del Corsera, a firma Mario Gerevini: in pratica Zhang padre e figlio avrebbero dato in pegno ad una controllata di Alibaba, Taobao, le quote di alcune loro società, presumibilmente per ottenere liquidità. Non la società principale della galassia Suning, ma altre, fra cui quella SHG che controlla l’Inter. Da qui a dire che Jack Ma da qualche campo di rieducazione della democratica Cina (magari è in albergo, glielo auguriamo, ma le critiche alla finanza di Stato cinese non gli hanno giovato) detti la formazione a Conte ce ne passa, anche perché il possesso non è la proprietà.

Di certo questa strana situazione è alla base dell’immobilismo degli Zhang negli ultimi tempi, oltre che della loro (cioè del presidente interista Steven) perdurante assenza dall’Italia. Dal punto di vista calcistico cambia poco: l’Inter ha una delle migliori rose d’Italia e a gennaio non venderà Lukaku e Barella, forse nemmeno Eriksen. Certo, magari Conte non avrà quel Pellé con il quale sarebbe scudetto sicuro. Per l’ennesima volta si dimostra che la parte del modello tedesco davvero da copiare non è quella degli stadi, ma quella dell’assetto proprietario dei club. Giusto perché il Comune di Milano sappia a chi sta per fare un regalo.

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