L’halving del Bitcoin

11 Maggio 2020 di Indiscreto

Il Bitcoin salirà o scenderà? Per l’halving del Bitcoin, il terzo nella storia di questa criptovaluta, mancano ormai poche ore, e molti investitori (orfani degli over della Eredivisie, evidentemente) sono tesissimi. Prima che chiamino gli infermieri ricordiamo cosa sia l’halving: il dimezzamento, proprio in senso letterale, del compenso ai cosiddetti miners. Cioè quelli che nella sostanza creano i Bitcoin, partecipando a una sorta di gara.

La particolarità del Bitcoin è di avere un numero totale limitato, a circa 21 milioni di unità, che non è lontano dal suo raggiungimento visto che siamo a 18,4 milioni. Il che significa che più ci si avvicina a questo traguardo più la ricompensa per i miners scende, visto che è sempre meno necessario creare massa monetaria. Ma al di là dei tecnicismi, dopo l’halving il prezzo dei Bitcoin salirà o scenderà?

La storia dei due precedenti halving dice che sono stati preceduti da una discreta corsa della quotazione, quindi mentre stiamo scrivendo queste righe è probabile che il Bitcoin abbia già scontato questa situazione. In questo istante siamo a 8.210 euro, 1.900 euro più di un mese fa ma anche la metà rispetto a un paio di anni addietro.

Sinceramente non investiremmo in Bitcoin nemmeno l’1% del nostro patrimonio, a costo di sembrare retrogradi, ma ammettiamo che il loro essere un qualcosa di limitato (cosa che non si può dire di alcuna moneta presunta ‘seria’) lo rende meno rischioso di certe valute nazionali. Per dire: nello stesso periodo in cui il Bitcoin si è dimezzato il peso argentino è diminuito di 3,5 volte. Certo nemmeno un pazzo si farebbe pagare in pesos, era solo un esempio. La verità è che siamo vecchi e nel mondo dei Bitcoin proprio non riusciamo ad entrare.

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