L’età di Montezemolo

8 Settembre 2014 di Stefano Olivari

Adesso che Marchionne e John Elkann lo hanno scaricato, Luca Cordero di Montezemolo può tranquillamente essere considerato un vecchio (ha appena compiuto 67 anni, del resto) anche dai giornalisti che fino a ieri lo esaltavano e si esaltavano per ogni suo nuovo progetto o incarico: dal polo italiano del lusso ai treni wi-fi, dal nuovo partito politico alle grandi strategie editoriali, Montezemolo viveva circondato dalla stessa piaggeria mediatica che avvolgeva le modestissime imprese del fu Avvocato. Fin dagli inizi della sua carriera, partita come direttore sportivo della Ferrari (la tipica prima offerta che riceve un neolaureato in Italia) negli anni Settanta e proseguita, sintetizziamo, alla Fiat, alla Cinzano, con Azzurra e Italia Novanta, senza contare le mille presenze nei consigli di amministrazione dell’asfittico capitalismo familiare (e familistico) italiano, Montezemolo è sempre stato di default considerato un predestinato. Predestinato a cosa è un dettaglio. È paradossale che con tanti fallimenti e altrettante cadute in piedi alle spalle, Montezemolo stia per essere cacciato da un posto dove in oltre un ventennio ha fatto complessivamente bene, fra vittorie sportive (sei nel solo Mondiale piloti, una con Raikkonen e le altre con Schumacher) e rafforzamento del brand Ferrari nel mondo. Non che ci volesse un genio, è più difficile senz’altro vendere i Folletto porta a porta, ma di sicuro nello stesso mondo Fiat-Agnelli circolano manager molto meno capaci. Anche restringendo il discorso alle pubbliche relazioni, la vera arte dei Montezemolo e dei Malagò, grazie a cui si può arrivare dappertutto spiegando che tanto poi il lavoro vero deve essere fatto dai mitici ‘tecnici’ ai quali addossare le colpe dei fallimenti. Con la buonuscita Ferrari, che fa impallidire quella mai tirata fuori dal Milan per Galliani, Montezemolo potrebbe fare da imprenditore qualsiasi cosa ma è probabile che fra qualche mese lo si veda su qualche altra poltrona di grande visibilità (la nuova Alitalia islamica?) a sdottorare sul made in Italy e sul sistema paese. Italia Novanta è ancora dentro di noi, pur essendo terminati i soldi da buttare. E LCDM, il LCDM reso eterno da Sergio Vastano, ne è ancora un simbolo. Marchionne, comunque 62enne, è cresciuto con altri riferimenti culturali e si vede.

Share this article