L’età di Leonardo Del Vecchio

19 Febbraio 2020 di Indiscreto

Leonardo Del Vecchio ha lanciato un’Opa per l’acquisto di Godewind Immobilien, società immobiliare tedesca, attraverso il gruppo italo-francese Covivio che da lui è controllato. L’abbiamo letto qualche giorno fa e invece di far scattare il ‘Chi se ne frega’ da vecchi lettori di Cuore abbiamo provato sincera ammirazione per un uomo di quasi 85 anni che invece di godersi i suoi tanti soldi o di dedicarsi al suo business principale si sbatte per entrare nel mercato tedesco degli uffici.

Ma cosa gliene importa, alla sua età e dopo una vita così avventurosa, di affittare immobili ad Amburgo? Perché il creatore, davvero dal niente, del colosso Luxottica (oggi Essilor-Luxottica), primo azionista di Mediobanca e di fatto anche di Generali, attivo su molti fronti e con quasi 20 miliardi di euro il secondo italiano più ricco dietro a Giovanni Ferrero, non ha chiaramente bisogno di aumentare il suo patrimonio e i tanti figli non avranno comunque problemi.

Veniamo al punto: la vita di Leonardo Del Vecchio dovrebbe secondo noi essere studiata nelle scuole italiane, non per i soldi (può diventare ricco anche uno spacciatore) ma per lo spirito imprenditoriale che l’ha animata e la anima. Nato nella Milano degli anni Trenta, figlio di un fruttivendolo pugliese, non conoscerà mai suo padre a causa della sua morte prematura ma conoscerà invece il collegio dei Martinitt (come Angelo Rizzoli, per citare un altro gigante), imparando un mestiere manuale (l’incisore) e iniziando come operaio prima appunto della grande idea delle montature da produrre su scala industriale.

Il Del Vecchio player della grande finanza ci interessa meno, anche se è comprensibile il senso di rivalsa contro le cattive carte che la vita gli aveva dato in mano. Come è comprensibile che sia stato tentato dal calcio in diverse occasioni, soprattutto dall’Inter per cui tifa, essendo il suo patrimonio il doppio di quelli di Zhang e Moratti messi insieme.

Share this article