Calcio
L’età di Gigi Riva
Indiscreto 07/11/2019
I 75 anni di Gigi Riva sono un ottimo pretesto per celebrare un campione mai abbastanza celebrato: i suoi grandi rifiuti a Juventus (estate 1972) e Inter (anni Sessanta ma anche 1974) lo hanno fatto amare dal pubblico generalista, quello che incredibilmente ancora oggi segue la Nazionale, e adorare dai sardi, ma al di là del circuito della nostalgia non hanno contribuito né al conto in banca né alla considerazione mediatica.
Noi purtroppo lo abbiamo visto giocare dal vivo soltanto nella sua fase terminale, massacrato dagli infortuni (i due più gravi con la Nazionale) e da un declino precoce anche per i parametri di quei tempi: Riva era un mito, ma quella che allora si definiva eufemisticamente ‘vita da atleta’ era lontana dalle sue teorie e dalla sua pratica.
Ma cosa volevamo dire? Ah sì, che non ci ricordiamo in Italia un giocatore brutalizzato dalle difese avversarie quanto lui. L’assenza del VAR o anche solo di una copertura televisiva decente silenziavano sul nascere episodi scandalosi che Riva, uomo di calcio nel bene e nel male, accettava come logica conseguenza del giocare nel Cagliari. I suoi quasi 200 gol a livello di club e i suoi 35 (in 42 partite) in azzurro non gli rendono quindi pienamente giustizia.
Con i nostri occhi lo abbiamo visto in Nazionale contro la Svezia, in un’Italia iper-offensiva (c’erano lui, Anastasi, addirittura anche Mazzola e Rivera insieme dal primo minuto, più Capello: non chiedeteci lo schema) che vinse 2-0 con un suo gol: lancio di Rivera, Riva tocca per Anastasi, tiro respinto da Ronnie Hellstroem e Riva comodissimo segna di sinistro il trentaquattresimo gol in Nazionale, quello con cui supera Meazza.
Uno dei nostri primi ricordi calcistici, con un Riva piuttosto brillante e ben diverso dall’ultimo visto a San Siro, un paio di anni dopo contro l’Inter. Lento e nervoso, incise poco in una partita in cui giocò a fianco di un giovanissimo Virdis. A nemmeno 31 anni il fuoriclasse era finito, si sarebbe infatti ritirato qualche mese dopo.
Nel calcio di oggi, che a colpi di siringhe (scusate, il correttore giornalistico dice ‘preparazione atletica mirata’) tiene in campo alcuni zombie fino a 40 anni, e soprattutto con le tutele arbitrali e mediatiche di oggi, Riva anche rimanendo nel Cagliari avrebbe segnato 500 gol.