Leader del settore

15 Dicembre 2008 di Cristiano Valli

Raramente avevo assistito ad una tale sequela di inesattezze, imprecisioni e dichiarazioni a vanvera senza mediazione alcuna. ma deve essere il famoso giornalismo professionale. Colgo qua e là, fior da fiore, ché se lo setaccio proprio tutto non se ne esce…
“ la tv di Murdoch, leader in Italia nel settore“. Scai non è lider del settore. ne ha il totale monopolio di fatto da anni. anche tecnologico. Così è più facile essere lider del settore.
“ l’amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge Sky oggi dà lavoro direttamente ad oltre 5000 persone e ad altre 4000 nell’indotto, più del triplo del totale dei dipendenti sommati di stream e tele+ nel 2003“. Vedi sopra. Senza concorrenti è più facile.
“ deve essere chiaro che questo provvedimento è un aumento delle tasse per le oltre 4.6 Milioni di famiglie italiane che hanno liberamente scelto i programmi di Sky. Informeremo immediatamente i nostri oltre 4,6 milioni di abbonati di questa decisione del governo di aumentare le loro tasse“. Se c’è una cosa che dovrebbe essere chiara all’amministratore delegato di Scai, è che siccome loro vendono, comunicano, pubblicizzano i loro abbonamenti a tot euro e non a tot euro più Iva, non possono, o non dovrebbero potere, aumentare di punto in bianco l’abbonamento solo perché gli sono aumentate le tasse. E se solo avessero un reale concorrente, nemmeno potrebbero annunciarlo.
“ ha tutta l’aria di un blitz contro Sky, il principale concorrente privato di Mediaset, denuncia Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd“. Se Gentiloni avesse una idea seppur vaga di come vanno le cose nel settore radiotelevisivo, saprebbe che Scai non è un concorrente di Mediaset. Scai è un prodotto-status che va ad affiancarsi alla televisione in chiaro. Non è in alternativa né in contrasto con la televisione in chiaro. Scai non controprogramma la televisione in chiaro, né viceversa. Perché non sono concorrenti. Mediaset accetta spot di scai sulle proprie reti in chiaro. Perché non sono concorrenti. I bagget aziendali per la pubblicità televisiva in chiaro sono distinti da quelli per il satellite. Perché non sono concorrenti.
“ la ‘tassa Sky’ – afferma il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi – è l’ennesimo caso che dimostra ancora una volta la necessità e l’urgenza di risolvere il conflitto d’interessi nel nostro paese. Un caso del genere non sarebbe mai stato possibile né negli Usa né in un altro paese europeo“. Le uniche cose che non avremmo negli iuessei sarebbero, primo, la presenza di un tale monopolista, secondo, l’amministratore delegato del medesimo monopolista che prende l’aumento delle tasse come scusa per annunciare nei fatti un aumento del costo degli abbonamenti.
Poi per carità. Il conflitto di interessi, Silvio Berlusconi, l’anomalia del sistema radiotelevisivo italiano, etcetera. tutto vero. resta il fatto che spesso ciò che è più indicativo in una persona sono le sue reazioni istintive. C’è silvio che aumenta le tasse ad un monopolista. C’è un monopolista che quindi le aumenta ai suoi abbonati. E così, d’istinto, per chi si schiera il piddì? Per il monopolista. contro silvio. Gli abbonati si fottano. Yanto è colpa di Bi. Bah. Boh.
Cristiano Valli
(per gentile concessione dell’autore, fonte: Cose Rosse)
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