logo

Attualità

Le zone più pericolose di Milano

Indiscreto 29/11/2024

article-post

I recenti fatti in zona Corvetto a Milano hanno generato reazioni di destra e di sinistra,. come era prevedibile, ma non ancora quella davvero scomoda per destra e sinistra: gli immigrati, di prima, seconda o terza generazione, non sono tutti uguali. Ci sono culture affini a quella italiana, o in senso lato occidentale, e altre no. E non è una questione di povertà, di ignoranza, di mancanza di opportunità. Saremmo disonesti nel dire che incrociando una decina di peruviani proviamo le stesse sensazioni di quando incrociamo una decina di maghrebini, a parità di loro buone o cattive intenzioni. Ma è un problema troppo ampio, forse anche senza soluzioni concrete. Tutto questo è il solito pretesto per parlare dei fatti nostri, visto che il Corvetto è una delle nostre zone del cuore: nostro padre ha vissuto 20 anni lì, in via Rosselli, lì vivevano i nostri nonni e molti amici, soprattutto conosciamo tanti italiani della nostra età che nel 2024 abitano lì e che ci fanno reportage per così dire dal campo. Non bene piazzale Ferrara e via Pismonte, ma nella norma di una periferia. Poi il problema del Corvetto è anche estetico: tutto è brutto, vecchio, triste, grigio. Per questo è una delle zone di Milano in cui le case costano meno, nonostante sia ben servita dalla metropolitana e dai mezzi pubblici in generale.

Qual è quindi la zona più pericolosa di Milano? Per numero di denunce in proporzione alla popolazione il Corvetto non è sul podio: viene dopo Quarto Oggiaro, il Giambellino-Lorenteggio e San Siro dove piazzale Selinunte e dintorni alzano la media di una zona assurda, di fatto soltanto con ricchi e poveri, una vera anticipazione del futuro che ci aspetta tutti. Il Corvetto, stando alle forze dell’ordine, viene dopo e quindi qui entra in gioco la mitica percezione, quella che viene sbeffeggiata dagli elettori di Sala in zona 1. Essendoci tanti stradoni le distanze sembrano più ampie che nel resto della città e se si passa a piedi con il buio anche un fanatico del multiculturalismo si sente a disagio incrociando una decina di adolescenti maghrebini, tutti maschi (dettaglio non da poco, perché nessuno è mai stato stuprato da una donna), con Nike, tuta, borsello e piumino smanicato. E anche nelle zone con le case più vicine la situazione non migliora di molto: gli italiani vanno in giro poco e prendono l’auto appena possono, sembra che non esistano. In altre parole, essere scippati, o peggio, in centro è statisticamente più probabile ma semplicemente perché nessuno va a passeggiare o a fare il turista in piazzale Corvetto.

Detestiamo la retorica sulle periferie, visto che nella maggior parte dei casi la loro cifra stilistica è la medietà, anche delle aspirazioni (da piccoli sognavamo di fare i giornalisti sportivi, per dire), e non il degrado. Ci sono però casi particolari che vanno analizzati. Personalmente negli ultimi anni abbiamo trovato peggioratissima la zona di Corso Como, e di notte deve essere anche peggio (ma non ci andiamo da quando esistevano ancora il Casablanca e il Club Conti), e abbastanza migliorata quella intorno alla Stazione Centrale per merito di iniziative commerciali e di uno schieramento di polizia notevole. Non zone di periferia, comunque. La cosa che ci colpisce, e che si salda al famoso discorso ‘bobo’ sulla città in 15 minuti, è che però ci sono intere zone di Milano, anche con una buona fama, dove letteralmente non mettiamo piede. Cosa ne sappiamo di Città Studi? E della Bovisa? Siamo stati più volte a Piacenza e a Catanzaro. Domandiamo quindi ai residenti: qual è la zona più pericolosa di Milano, al netto delle statistiche?

stefano@indiscreto.net

Sondaggio

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Le zone più pericolose di Milano

    I recenti fatti in zona Corvetto a Milano hanno generato reazioni di destra e di sinistra,. come era prevedibile, ma non ancora quella davvero scomoda per destra e sinistra: gli immigrati, di prima, seconda o terza generazione, non sono tutti uguali. Ci sono culture affini a quella italiana, o in senso lato occidentale, e altre […]

  • preview

    Maurizio Mosca batte Stash

    Maurizio Mosca meglio di Stash. Impossibile per la nostra mente malata non pensare alle famose 400.000 lire di coca comprata in piazza Aspromonte (accusa infamante e infondata lanciata da un telespettatore al telefono) quando abbiamo letto del cantante dei The Kolors derubato in Corso di Porta Romana di uno zainetto contenente quattro orologi preziosi. Cosa […]

  • preview

    Scuole paritarie

    La proposta di Fratelli d’Italia di un contributo di 1500 euro per le famiglia con figli iscritti a scuole paritarie è di quelle divisive al massimo e non soltanto per motivi finanziari: fra l’altro con 1.500 euro si pagano 2, al massimo 3 mesi di iscrizione a una scuola elementare paritaria, nemmeno delle migliori (lasciamo […]

  • preview

    I nemici di Israele

    La caccia all’ebreo, prima ancora che all’israeliano, per le strade di Amsterdam dopo Ajax-Maccabi Tel Aviv di Europa League, e quella che non ci sarà domani a Parigi dopo Francia-Israele di Nations League perché a israeliani e a ebrei anche francesi è stata sconsigliata la presenza allo Stade de France, sono un pretesto calcistico per […]

  • preview

    Morning in America

    Donald Trump è di nuovo presidente degli Stati Uniti, dopo 4 anni in cui molti lo hanno dato politicamente morto o nella migliore delle ipotesi carcerato. Trump ha battuto Kamala Harris a dispetto del 90% dei giornalisti europei che in queste ore sembrano in lutto e stanno rivalutando i giornalisti-tifosi delle trasmissioni calcistiche. Essendo Trump […]

  • preview

    Il fondoschiena ideale

    Come deve essere il fondoschiena ideale? Alto e piccolo o tondo e burroso? Se ne può, anzi poteva, almeno discutere. La domanda è di un Maurizio Mosca d’annata, padre del Di qua o di là che tanto amiamo, in una vecchia trasmissione di Telenova, televisione cattolica. Una domanda però molto laica, inimmaginabile nella televisione di […]

  • preview

    Martiri di Gorla o palestinesi

    Martiri di Gorla o palestinesi? Pur essendo noi sempre e comunque dalla parte di Israele una riflessione sul confronto fra uno degli episodi più tragici della Seconda Guerra Mondiale e i bombardamenti a Gaza e altrove si può fare. Un parallelo spericolato, storico ma anche di attualità visto che qualche giorno fa quando Mattarella ha […]

  • preview

    Barista cinese o ladro italiano

    Barista cinese o ladro italiano? Prima ancora di conoscere bene i fatti per chi scatta il giustificazionismo? Per non dire il tifo… Da giorni eravamo alla ricerca di un sondaggio trasversale rispetto a destra e sinistra, finalmente lo abbiamo trovato. Il punto di partenza quanto avvenuto poche ore fa a Milano, con un uomo che […]

  • preview

    Donne mature o donne giovani

    Donne mature o donne giovani? Il tema lanciato da Stanislav Lobotka in un’intervista televisiva è molto interessante, per noi senz’altro più della sua posizione in campo (“Lobotka più altri dieci” ha detto Adani anche se Lobotka non è nato a Rosario) nel Napoli e nella nazionale slovacca. In sostanza Lobotka ha detto che si sente […]

  • preview

    Rozzano o Fedez

    Rozzano o Fedez? Una certa narrazione delle periferie e dell’hinterland delle grandi città è fondata oppure è un’invenzione di chi vuole atteggiarsi a duro, per motivi commerciali o machisti-criptogay? Di Rozzano, paese a Sud di Milano, si sta parlando tanto in questi giorni anche per l‘assurdo omicidio di Manuel Mastrapasqua, ucciso da un diciannovenne locale […]