Le palle di Berrettini e Nadal

25 Gennaio 2022 di Stefano Olivari

Matteo Berrettini e Rafa Nadal hanno le palle. E potremmo chiudere qui il post, se non fosse che ancora siamo emozionati per due partite durissime, con tanti errori in Nadal-Shapovalov e maggiore qualità in Berrettini-Monfils, e lo stesso andamento, con vittoria al quinto set dopo essere stati sopra di due. Quindi qualcosa dobbiamo scrivere.

Di sicuro che Berrettini ha sofferto molto più del previsto contro Monfils, non appena il servizio è calato ed il francese lo ha attirato nella sua ragnatela. Ma anche che la sua tenuta fisica è stata sorprendente, perché alla fine vinceva gli scambi prolungati dal fondo e faceva tutte le scelte giuste. Per il tennista romano terza semifinale in uno Slam, con la speranza di trasformarla in finale come a Wimbledon. Comunque un gigante, con la testa ed ormai anche il curriculum del campione.

Nel tennis di oggi, quello del falco, l’arbitro conta quasi zero e quel ‘quasi’ risiede soltanto nella possibilità di far innervosire giocatori anche fortissimi ma che hanno bisogno di tutti i pianeti allineati, come Shapovalov. L’unico fra i mille avversari di Nadal che nel 2022 ancora si sorprende delle perdite di tempo dello spagnolo e dell’utilizzo creativo dello shot clock, con il conteggio dei 25 secondi che parte quando capita. Fra la paura degli arbitri nel dare warning a quelli che, per come è organizzato il tennis, sono direttamente i loro datori di lavoro, e la corruzione ipotizzata dal canadese a caldo (poi ritrattando e scusandosi) c’è però una certa differenza. Poi Shapovalov è andato fuori di testa più per le spiegazioni dell’arbitro che per i secondi rubati, ma al quinto set l’ha davvero persa lui mettendosi a sparacchiare. Comunque il Nadal dei primi due set è ancora da corsa, e il cuore del Nadal del quinto spiega tutta la sua carriera. Adesso due giorni per sdottorare sulla semifinale Berrettini-Nadal di venerdì mattina, con due giocatori ben diversi da quelli che si affrontarono nella semifinale degli US Open 2019: magari il risultato sarà uguale, magari no.

Fra le partite del Day 10 degli Australian Open 2022 quella di cui non perderemo un quindici sarà ovviamente il quarto di finale fra Sinner e Tsitsipas, non prima delle 5.00 di domani mattina, che poi è anche l’unica su cui metteremo soldi. Notevole lo status ormai raggiunto da Sinner, dato per favorito dai bookmaker, quindi dal mercato, nonostante Tsitsipas gli sia superiore per ranking, esperienza, precedenti (2-1) e varietà di soluzioni. Certo il greco ha finora speso, come energie fisiche e nervose, molto più di Sinner ed è anche più lontano di Sinner dal proprio miglior tennis, ma personalmente lo riteniamo di poco favorito e quasi invertiremmo le quote: quindi 50 euro su Tsitsipas a 2,25.

Per il resto troppo punitivo l’1,14 di Medvedev su Auger Aliassime, mentre fra le donne non scommettiamo mai contro la potenza della Kanepi e non lo faremo nemmeno per la favoritissima Swiatek. Nell’altro quarto vediamo equilibrio fra Collins e Cornet, roba da live betting. Purissimo tifo, senza scommesse, per Fabio Fognini e Simone Bolelli in un quarto di finale difficilissimo contro gli iperspecialisti Rajeev e Salisbury (alle nostre 2.30), senza dimenticare che loro gli Australian Open li hanno vinti e che sbaveremmo per una loro finale contro Kyrgios-Kokkinakis.

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