Le opinioni di Ciacci

5 Ottobre 2022 di Indiscreto

Uno dei punti di forza di Indiscreto sono le opinioni dei suoi lettori, che spesso intavolano discussioni interessanti e colte sui diversi temi che proponiamo, i più alti e i più bassi. Un tema, quello delle opinioni e degli argomenti scelti, che guida anche molte trasmissioni televisive che ospitano appunto i cosiddetti opinionisti. Il caso recente che ha investito una di queste, il Grande Fratello VIP, in onda su Canale 5, ci porta a riflettere e confrontarci su queste figure che alimentano le discussioni spesso dicendo cose forti per scatenare ancora più attenzione.

Tra gli opinionisti che trovano spazio nelle trasmissioni di attualità e costume, quelle guidate ad esempio da Barbara D’Urso, c’è il costumista Giovanni Ciacci, entrato nella casa questa volta come concorrente, con l’obiettivo di parlare delle discriminazioni nei confronti dei sieropositivi come lui, e finito invece nella bufera per i suoi comportamenti e frasi nei confronti di Marco Bellavia, negli anni ‘90 storico conduttore di Bim Bum Bam e oggi sofferente di depressione. Un bullismo che peraltro non ha visto protagonista soltanto Ciacci, ma anche altri concorrenti.

Dell’episodio hanno parlato in tanti in questi giorni, al punto che ha spopolato l’hashtag #iostoconmarco. E Giovanni Ciacci, insieme alla sua barbetta azzurra eliminato a suon di televoto (e di commenti sui social anche da parte di altri personaggi del mondo dello spettacolo), è uscito dalla casa dando l’impressione di arrampicarsi sugli specchi. Colpito dalle opinioni degli altri, in questo caso il pubblico, laddove in passato era lui con i suoi commenti a mirare al bersaglio. Bersaglio che oggi ha riguardato oltre a lui anche molti altri concorrenti del Grande Fratello VIP. 

Tornando quindi al ruolo degli opinionisti, certamente – e per fortuna – il futuro dell’Italia non dipende da cosa dice Giovanni Ciacci (così come altri, compresi noi) su casi come quello clamoroso di Pamela Prati-Mark Caltagirone, apice di un trend che ha portato a costruire show con voci scandalizzate, occhi sbarrati e polemiche sulla falsariga dei vituperati ma copiati tabloid inglesi. Casi però che sono di fatto funzionali al target ricercato, che parte da chi si agita per le vicende degli Windsor, per la storia Totti-Blasi ma anche per le sostituzioni di Simone Inzaghi, e non certo per le sfumature dell’armonica blues.

Un mondo dove, lo diciamo appunto da convinti sostenitori del cazzeggio colto e anche di quello meno colto,  la polemica tira e va possibilmente alimentata ad hoc, coinvolgendo opinionisti o, per essere moderni, forse anche troll istruiti ad hoc. Perché si discute di Ciacci, ma si dovrebbe farlo di Signorini, per non dire della linea di Canale 5.

info@indiscreto.net

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