Cinema

Le migliori scene di Fantozzi

Stefano Olivari 27/03/2025

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Nessun personaggio come Fantozzi è così autenticamente italiano, senza connotazioni provinciali o temporali specifiche. 50 anni fa, il 27 marzo 1975, usciva nei cinema il primo film tratto dagli straordinari racconti di Paolo Villaggio, ancora oggi modernissimi, per entrare nell’immaginario collettivo italiano. Inutile dire che i veri film di Fantozzi sono i primi due, quelli diretti da Luciano Salce, con Il secondo tragico Fantozzi secondo noi addirittura superiore al film del 1975. Poi la mano di Neri Parenti, comunque buona, avrebbe portato avanti la saga, con qualche ottimo guizzo anche se il meglio era già passato. Inutile raccontare un film che abbiamo visto tutti, da cultori di Fantozzi però non possiamo esimerci dal fare una classifica dei momenti di culto di un film che andrebbe proiettato nelle scuole e studiato ben oltre il suo primo livello, comunque straordinario.

Primo posto – La partita a biliardo con il direttore Catellani, con l’esaltante omaggio alla madre e le frasi celebri di Catellani: “Il suo è culo, la mia è classe, caro il mio coglionazzo“. Superbo anche Calboni con il suo “È un bel direttore“.

Secondo posto – Il Capodanno con l’orchestra del maestro Canello, che tarocca l’orologio per suonare a un’altra festa. E Fantozzi che si trova in strada a una presunta 1.30…

Terzo posto – L’arrivo di Fantozzi, Calboni e della signorina Silvani a Courmnayeur, con il cialtronissimo Calboni che finge di conoscere tutti (Su “Andrea, i miei due soliti” ci ribaltiamo sempre) e Fantozzi che deve confermare la sua palla. Quanti ‘azzurri di sci’ abbiamo conosciuto?

Quarto posto – Il discorso del megadirettore galattico, fra “Lei dice morti di fame, io classe meno abbiente” e “Io sono un medio progressista”. La politica spiegata in poche parole.

Quinto posto – Le comode condizioni di pagamento (“Tutto subito”) della clinica Le Magnolie dove Fantozzi va per dimagrire.

Sesto posto – Il Natale dei megadirettori naturali, che si scambiano panettoni d’oro e champagne riserva 1612, con la poesie lette dai figli degli impiegati (“Gioite tutti, Gesù è nato, e tanti auguri al consigliere delegato“), fra i quali anche Mariangela. Nella scena della sua umiliazione, quando le tirano le noccioline come a Cita, c’è tutta la forza e l’eternità di Fantozzi.

Settimo posto – La sfida calcistica fra scapoli e ammogliati in un campo di periferia, con tanto di nuvolone dell’impiegato. Impazziamo per il geometra che ruba il calcio d’angolo a Fantozzi per sfruttare l’effetto sorpresa.

Ottavo posto – La sveglia di Fantozzi, con ogni gesto del mattino cronometrato al secondo, compreso il bere il caffé a 3000 gradi Fahreneit. Quanta verità…

Nono posto – La cena al giapponese con la Silvani, finita male per il povero cane Pierugo.

Decimo posto – La partita a tennis con Filini, dalle 6 alle 7 del mattino perché gli altri orari sono stati occupati da giocatori di casta più elevata. La visiera verde con la scritta ‘Casino Municipale di Saint Vincent…

stefano@indiscreto.net

 

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