Musica
Le migliori canzoni di Max Pezzali
Indiscreto 03/11/2024
La bellissima serie sulla storia dgli 883, appena finita di vedere su Sky e che presto (ma con calma) recensiremo, ci dà lo spunto per inserire Max Pezzali in un Festival di Indiscreto in cui gli 883 già sono presenti da da tempo. La ragione è semplice: gli 883 hanno avuto una vita, come gruppo con Pezzali autore e frontman, anche dopo l’addio di Mauro Repetto, con tante grandi canzoni anche in questa fase. Si rifacevano però all’immaginario di prima, quello che per sintetizzare potremmo definire del giovane imbranato di provincia o comunque del ragazzo che si sente inadeguato e prova a uscirne con l’ironia. Quando però nel 2004 Pezzali decide di abbandonare il marchio 883 la svolta non è soltanto formale: a cantare e raccontare non è più un ragazzino, ma un uomo con un passato e temi diversi da quelli dell’amicizia, del bar, dei sogni.
Ovviamente la magia degli 883 e della giovinezza non ci sono più, ma questo non toglie che l’album d’esordio del Max Pezzali solista, nel 2004, sia clamoroso: da Il mondo insieme a te vengono estratti più singoli di successo, su tutti Lo strano percorso e appunto Il mondo insieme a te. La nuova avventura funziona e produce tante canzoni passatissime dalle radio, come Torno subito, Mezzo pieno e mezzo vuoto, Ritornerò. Nel 2011 Max Pezzali partecipa a Sanremo con Il mio secondo tempo, scritta totalmente da lui come quasi tutte le sue canzoni (non quelle dell’era Repetto). Un ritorno in gara a 16 anni da Senza averti qui: il risultato nel Festival vinto da Vecchioni è negativo, ma la canzone rimarrà.
Poi la ripresa di vecchi temi, con esiti buoni (Ragazzo inadeguato) e meno buoni, e altri enormi successi come L’universo tranne noi, del 2013, che in ordine cronologico è il terzo brano in votazione. Infine le mille collaborazioni oggi obbligatorie e un onestissimo finale di carriera cambiando con l’età ma senza mai fare revival visto che anche proponendo cose nuove Max Pezzali ha sempre tenuto calde quelle vecchie. Le canzoni degli 883 non le ha infatti mai abbandonate né rivisitate troppo: anche per questo, non soltanto per la sua sensibilità di autore, hanno sempre fatto parte del suo e del nostro presente. Il meritatissimo successo è durato oltre trent’anni e lui non l’ha mai preso con sufficienza o snobismo, come se avesse chissà cosa d’altro da dire. Un genio, non a caso rispettato anche da chi viene da mondi musicali e generazioni lontanissimi. Se l’esito del Festival di Indiscreto lo decidessimo noi la finale sarebbe fra Max Pezzali e gli 883.
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