Le migliori canzoni di Battiato

Il grande musicista è morto a 76 anni e l'avere frequentato più generi rende difficile e affascinanti la compilazione di qualsiasi classifica...

18 Maggio 2021 di Stefano Olivari

Franco Battiato è morto a 76 anni, dopo una vita in cui ci ha regalato capolavori in più stili diversi, rarissimo esempio di musicista credibile per tanti tipi di pubblico e di critica. Ognuno ha insomma il suo Battiato: per motivi di età noi lo scoprimmo con La Voce del padrone, nel 1981, ma poi abbiamo avuto tutto il tempo per rimetterci in pari e per assistere a tanti suoi concerti, apprezzando anche quell’ironia che deriva dalla vera cultura. Siccome ognuno ha il suo Franco Battiato, queste sono le nostre dieci canzoni di Battiato che avremo per sempre nel cuore. Ovviamente dieci è per fare cifra tonda, avrebbero potuto tranquillamente essere venti, trenta, quaranta. Impressionanti le canzoni che abbiamo lasciato fuori, per puro gusto personale, da Bandiera bianca e Gli Uccelli in giù.

10. Summer on a solitary beach – Ne ha proposte mille versioni: le nostre due preferite, entrambe ascoltate dal vivo, quella rock di fine anni Novanta e quella più recente con Alice.

9. No time no space – Una delle nostre malattie del 1985, in radio cercavamo sempre di farla passare. Fantascienza, misticismo, un po’ di sana cialtroneria.

8. Strani giorni – La collaborazione con Manlio Sgalambro ha avuto frutti immortali come questo. Prendete cento fan di Battiato e troverete cento interpretazioni diverse.

7. Povera patria – Un inno al populismo, con il senno di poi. Ma fu scritta prima di Tangentopoli…

6. Radio Varsavia – Canzone che quasi quaranta anni fa valse a Battiato l’accusa di essere ideologo della nuova destra.

5. I treni di Tozeur – Capolavoro ma per la sua raffinatezza non esattamente una canzone da Eurofestival. Arrivarono comunque quinti.

4. La cura – Forse la canzone di Battiato più coverizzata, di sicuro quella sempre obbligato ad eseguire nei suoi concerti.

3. Prospettiva Nevsky – Secondo noi il suo testo più bello ed evocativo, anche se ci potrebbero essere cento ex aequo. “Poi guardavamo con le facce assenti la grazia innaturale di Nijinsky“.

2. La stagione dell’amore – Un testo sospeso fra nostalgia e speranza, il tema della ciclicità che nella filosofia di Battiato è centrale.

1. E ti vengo vengo a cercare – Un super classico, eseguito anche davanti a Papa Wojtyla in diretta televisiva, nel 1989: una delle rare occasioni in cui Battiato ha mostrato le sue emozioni, dimenticando una strofa.

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