Scommesse
Le ATP Finals senza Djokovic
Stefano Olivari 05/11/2024
Novak Djokovic non parteciperà alle ATP Finals di Torino, come ormai tutti sanno e come era prevedibile dopo la vacanza alle Maldive e l’atteggiamento tenuto nella sua Belgrado. È chiaro che il più grande di tutti i tempi, o giù di lì, dopo avere messo l’anima e anche di più nel torneo olimpico non ha più niente da chiedere al tennis. Forse nel 2025, tirato a lucido, potrà fare bene in uno Slam se qualcuno gli farà fuori Alcaraz e Sinner, ma per lui sposterebbe comunque poco. E ancora meno sposterebbero queste Finals di cui sarebbe campione in carica… Nonostante i 37 anni sta troppo bene per ritirarsi e affrontare il resto della vita, anche se scommettiamo che lo farebbe meglio di Totti.
A proposito di scommesse, finito questo ridicolo mini-editoriale veniamo appunto alle nostre scommesse, con la rubrica di considerazioni e consigli che riprenderà senza schemi, se non la nostra voglia di scrivere delle cose che amiamo. Fra queste il tennis, ovviamente, che di solito è la base del nostro gioco per i motivi più volte spiegati ma che rispiegheremo (two-way meglio di multi way). Non è nemmeno una questione di competenza, perché nella pallacanestro ci riteniamo supercompetenti (è sempre un’autocertificazione, va detto) ma come scommettitori siamo storicamente perdenti. Benino andiamo nel calcio, zavorrati però da simpatie e antipatie, oltre che dal fatto che sia impossibile seguire tutto: avere un’opinione forte su almeno 500 tennisti permette di giocare sui tornei infimi, averla su 500 calciatori permette a malapena di puntare su un campionato. Però ci divertiamo, ogni tanto a buttare via soldi con calcio e basket non resistiamo.
Il tennis, dunque. Dopo il ritiro di Djokovic il favorito del torneo secono la Sisal è Jannik Sinner, seguito da Alcaraz a 3.00. Terzo favorito uno Zverev carico dopo la vittoria nell’ATP 1000 parigino, a cui Humbert ha dato un buon ambiente, ai confini del becero (ma peggio lui del pubblico): il tedesco è dato a 5900. Vediamo la vittoria di Zverev come un mezzo miracolo, un miracolo totale quella del Medvedev attuale giustamente dato a 12.00. Prova provata della grandezza e della credibilità di Sinner e Alcaraz il 16.00 di Rublev (appena visto battere a Metz un Sonego molto cazzuto) e il 33.00 di Ruud, Fritz e De Minaur.
Domanda tecnica per esperti di pubblicità: perché nelle varie televisioni i momenti di lettura delle quote comparate (uno dei grandi lasciti dei 5 Stelle, insieme al bonus facciate, ai banchi a rotelle e a Conte) sono affidate di solito a donne, a volte nemmeno di primissimo pelo e con un italiano zoppicante, abbigliate come bagasce? Domanda tecnica, abbiamo detto, che nessuno ci veda del gramellinismo: ci piacerebbe sapere quanti dopo questi interventi siano stimolati a iscriversi a una piattaforma di betting (non petting… a pensarci bene una piattaforma di petting potrebbe essere il nuovo unicorno).
La classifica abbastanza corta della Serie A non ha ancora nessuno in fuga scudetto, ma non c’è dubbio che in questo momento la maggior parte degli scommettitori veda favorita l’Inter, che infatti è data da Bet 365 a 1.72. Da investitore, quindi non proprio nella nostra filosofia, sono le scommesse antepost. In questa logica sono interessanti le quote per il piazzamento Champions, quindi nelle prime 4: Inter 1.06, Napoli 1.20, Juventus 1.50, Atalanta 1.61, Milan 1.80, Lazio 3.25, Fiorentina 4.50, Roma 17.00. Chi dice “La squadra X andrà di sicuro in Champions, il Palazzo lo vuole” ha la sua scommessa: nella peggiore delle ipotesi, l’Inter, gli renderebbe il 6% in 6 mesi, nella migliore (la difficile ma non fantacalcistica rimonta della Roma di Allegri) il 1600%, roba da Nvidia presa qualche anno fa.
stefano@indiscreto.net