Lacrime piacentine

25 Marzo 2013 di Alberto Rapuzzi

Nel giorno del ricordo, a un anno dalla prematura scomparsa di Vigor Bovolenta, la Copra Elior Piacenza abbatte nettamente ( 3-0) l’ Ural Ufa del nostro Angiolino Frigoni e del conosciuto Vissoto dopo averli regolati all’andata con lo stesso punteggio a casa loro e si aggiudica la Challenge Cup, unico trofeo  quest’anno per i nostri club. Partita dominata, con Fei e Zlatanov i migliori in campo, mentre Papi ancora protagonista ci spiega cos’era la generazione dei Fenomeni. La Copra termina questa competizione imbattuta con 12 gare vinte e 0 set persi. Come dire, lasciamo il commento alle immagini.

Qualche ora prima l’altra Piacenza, la Rebecchi Nordmeccanica al femminile, versava lacrime amare dopo aver perso al golden set la Challenge Cup a Krasnodar contro la Dinamo di Hooker e dell’ex Busto Havelkova. Orgogliosa la prova delle ragazze che all’andata a Piacenza avevano regalato la partita, sconfitte al tie break. Ieri sono riuscite a ribaltare la situazione con un netto 3-1 ma poi sono crollate nel set spareggio, con tre errori a servizio che hanno reso subito difficile il percorso verso la gloria, condizionate anche dall’infortunio al terzo set del libero Sansonna e dall’indisponibilità di Valeriano. Probabilmente la Rebecchi ha sofferto la vicinanza di questi impegni dopo il trionfo di Coppa Italia: la squadra russa si poteva superare, resta comunque una prestazione importante che proietta sul campionato col ruolo di protagoniste.
Dopo 23 anni il volley femminile non vince nulla in Europa, confrontarsi con realtà che dispongono di budget più importanti certamente complica tutto. Comunque si  esce a testa alta, ricordando anche Busto in Champions. Rimaniamo con un campionato competitivo e una scuola ad alto livello, come dimostrato dal successo dei nostri allenatori in giro per il mondo. Accontentiamoci, in attesa che tornino tanti soldi e qualche campione.

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