La vita è Adecco

30 Settembre 2013 di Oscar Eleni

Oscar Eleni in cammino verso la Triennale passando prima dalla mostra milanese al Palazzo Reale su Jackson Pollock, principe dell’espressionismo astratto che sembra questo schizzo di basket. Ma, cosa più importante e simile allo stato d’animo del viandante infelice, avremmo voluto tanto portare tutti  a vedere la parte sugli irascibili. Affinità elettiva per chi litiga troppo spesso in un basket difficile da riconoscere, anche se dobbiamo ammettere che è stata salutare l’abluzione nei Bagni misteriosi del maestro De Chirico alla Triennale del parco Sempione nella Milano che non si può più bere, tornata cattiva appena sono iniziate le scuole e i SUV che vi portano bambini obesi hanno intasato i canali.

Alla Triennale con la nuova creatura del benedetto basket d’avanguardia, la LNP che ha scelto Coldebella come amministratore generale, il Tolomei che era il braccio creativo di Meneghin come direttore dell’area marketing, Graziella Bragaglia, signora del basket bresciano, come presidentessa con il 96% di voti che avrebbe meritato alla presentazione fra il legno nobile della sala Agorà la presenza anche del presidente federale Petrucci. Pur ben rappresentato dal suo vicepresidente Laguardia, che resta comunque un vice incaricato di parlare ai rappresentanti di 178 società: le 32 del campionato gold e silver, le 146 della B e della C. Se non è questo il mondo a cui parlare, diteci voi quale sarebbe la tribuna giusta per chi dirige una federazione… forse non voleva fare un dispetto alla Lega di serie A che si presenterà a il 9 ottobre all’Arena del Sole bolognese, forse non  voleva vedere questo esercito che, come succede nel calcio con la serie B di Abodi, ha molte più idee e iniziative in cantiere di quelli che stanno sopra anche se manca ancora di un canale televisivo come lo aveva il Bonamico che su questo basket DOC aveva lavorato così bene che ora fanno persino finta che abbia lasciato la peste a tutte le famiglie del basket cosiddetto minore.

Per far muovere la nuova macchina ecco la sponsorizzazione del movimento con l’Adecco. L’appassionato tifoso del basket Andrea Malacrida, direttore commerciale e del marketing dell’azienda leader per il lavoro, vero salvatore dell’Olimpia nei giorni della merla, compagna di viaggio della Vanoli Cremona in serie A, crede davvero, più del presidente federale, che questa LNP possa sviluppare il talento dei nostri giovani cestisti. Talenti che si potranno godere gli oltre 700 mila spettatori delle serie fuori dal mercato insicuro della massima serie che vive con angoscia, già in partenza, la storia della Pallacanestro Cantù, tradita dai politici, lasciata in balia delle onde da uno sponsor cinese che ora sembra incerto, la vita con un termine di scadenza alla fine della stagione di una delle società più gloriose e vincenti del sistema se davvero l’ingegner Anna Cremascoli, vicepresidente federale, lascerà il giardino che aveva ricreato insieme ad Arrigoni e Trinchieri quando rilevò da Corrado la splendida creatura.

Nei bagni misteriosi dalla Triennale abbiamo visto almeno gettare il seme della rinascita, ora vedremo se ci sarà rifioritura. Hanno energia, idee, sono tanti. Sono il vero basket anche se per sistemare tutto ci hanno dimostrato che la riforma per aprire spazio ai talenti italiani ha portato ancora più stranieri nel sistema. Un mondo angosciato da molti problemi che sembrano distanti dalla wild card che Petrucci vuole garantire mettendo tantissimi quattrini, si parla di mezzo milione in euro, per battere la Grecia, l’unica vera grande rivale nelle scelte FIBA dove Cina, Brasile e Turchia sembrano avere già una tenda comoda da occupare al mondiale spagnolo che ha 20 nazioni regolarmente qualificate.

Battere i greci che forse non hanno soldi, ma squadroni padroni dell’Europa, contratti televisivi più sicuri dei nostri anche se tutti sussurrano che la salvezza potrebbe arrivare da SKY-Fox con l’intervento di Armani, più che di Siena impegnata a trovare risorse per correre ancora in prima fila dopo 7 scudetti vinti  di seguito. A proposito, come anticipato da Tuttosport l’Eurolega sui teleschermi italiani è salva. Fino a gennaio la trasmetterà Sky, poi il testimone passerà alla sorella Fox Sports 2.

Passeggiare per la Triennale scoprendo nel padiglione degli architetti Castiglioni le immagini della birreria Splugen di corso Europa a Milano dove Gianni Corsolini ha organizzato, per molto tempo negli anni Sessanta e Settanta, cenacoli dove si parlava di basket fino all’alba.

Buon viaggio alla LNP e ai suoi cavalieri, ai tanti giocatori e allenatori che la faranno vivere cominciando dalla sfida di domenica fra Brescia del credente Martelossi e la Capo d’Orlando di Pozzecco che presenta nella sua squadra due grandi come Basile e Soragna, uomini medaglia delle nostre Nazionali quando l’erba dei vicini non sembrava più verde.

Dicevamo della wild card FIBA e i criteri per farsi ripescare ci raggelano. Popolarità del basket nel paese. Da noi abbiamo perso treni e talenti e la pallavolo ce lo ha dimostrato perché è andata a vestirsi d’argento nell’Europeo con una nazionale che aveva gli stessi problemi della squadra di Pianigiani, ma i suoi talenti non utilizzati in serie A erano bravi abbastanza per schiacciare quasi tutta l’Europa. I risultati della Nazionale. Vero che siamo andati meglio dei greci, ma tutti sanno che erano e  sono più forti di noi. Richiesta di organizzare eventi per la FIBA. Forse in questo siamo avanti anche se per anni molte società hanno schivato l’impegno europeo di club. Impatto della wild card sul movimento. Pensate alle preghiere per avere la RAI che ora ha in mano il campionato maggiore. La presenza in Nazionale dei giocatori più rappresentativi. Noi non siamo riusciti a convincere il Daniel Hackett mvp dei playoff, lasciando perdere il tira e molla con i ragazzi NBA anche prima degli infortuni. Poi ci sono gli aspetti economici. Interesse delle tv locali per competizioni nazionali ed internazionali. Da paura. Interesse del mercato locale rispetto agli sponsor FIBA. Altro che paura. L’importanza della nazione per gli organizzatori del torneo. Decideranno gli spagnoli e non è detto che ci preferiscano ai greci.

Nei bagni misteriosi abbiamo invitato l’ex presidente federale Maifredi a spiegarci cosa succede nella sua amata Lombardia. Mistero dopo la caduta di Ragnolini. Certo è doloroso che dopo un commissariamento ce ne sia un altro nella Regione che dovrebbe essere il motore del sistema. Maifredi tace e incassa. Petrucci gli ha sempre fatto grandi sorrisi con abbracci pubblici, ma la realtà è visibile: due uomini, non gli unici sia chiaro, lo hanno buttato giù dal trono, Smiroldo e il simpatico Mattioli che cammina fra le montagne. Sono stati scelti per il commissariamento della regione che lo aveva generato. Vatti a fidare degli abbracci e delle paroline dolci, delle attestazioni pubbliche per i risultati di Azzurra ai suoi tempi.

E’ anche la Lombardia dei pugnali volanti. Desio organizza bene, con entusiasmo, un trofeo storico, quello che per tradizione si giocava a Milano prima dell’inizio di un campionato. Nella stessa serata di sabato, ad Arese, rimpatriata per i  cavalieri d’oro dell’oro di Nantes ‘83 nel giorno del compleanno del loro condottiero Sandro Gamba. Sky ha seguito quell’evento. A Desio nessuna telecamera. Ci voleva tanto ad unire le due manifestazioni? E non venitevci a dire che il Lombardia si è appropriato della data del 28 settembre dopo  Arese. Siamo ai dispetti nella stessa casa, addolorati per non aver  avuto la possibilità di onorare quei grandi perché il quasi esordio dell’Emporio e di Cantù ci costringeva alla dolorosa scelta. Malattia atavica del piccolo mondo antico che si taglia i gioielli per far dispetto ad una moglie infedele.

Siamo grati al geniale Tavcar per aver smascherato su Daily Basket questo basket omogeneizzato del blocca e rolla, da ripetere prima di cercare Dio con il tiro da tre che soltanto l’incolto può far diventare un tiro sfortunato se sbatte sui ferri.

Siamo felici che le campagne abbonamenti vadano bene ovunque da Pistoia a Varese, da Cantù alla Fortitudo Bologna ancora appesa al gancio del Pala Dozza in attesa che chi ha avuto il suo posto più in alto paghi quello che aveva promesso.

Non crediamo che la vita professionale di Bruno Arrigoni si possa giudicare da una presenza in bermuda alle prime della Virtus e sul caso Poeta non è certo lui ad opporsi. Con Villata la Vu Nera ricerca il sentiero perduto dove l’avvocato Porelli aveva riportato una società che era sull’orlo del fallimento ed era tornata ai fasti della sua storia. In quegli anni l’avvocatone non accettava compromessi per il bene della società. Ricordate il caso Antonelli? Renato Villalta sta ripercorrendo la stessa strada e non soltanto per il Memorial dove  si è presentata la Granarolo Virtus passando prima dal tavolo dei viaggiatori al Diana. La squadra prima di ogni altra cosa e il biennale di Poeta non è sostenibile, anche se il giocatore ha dato tanto alla società nei giorni in cui si batteva pur stando malissimo. La realtà è che esiste un biennale  e su questo si dovrà discutere. Intanto pensiamo al classe ‘97 Nikolic preso dalla Virtus. Il futuro è altrove.

Siamo commossi per la scelta di Varese che ha riportato in società Sandro Galleani, fisioterapista dell’anima, affidandogli un incarico delicato come quello di responsabile degli arbitri per le partite di Masnago, per questo anno affrontato dalla Cimberio con entusiasmo al botteghino anche se sulla squadra esistono ancora dubbi.

Bravo Sacripanti a vincere il Lombardia per dare luce dove c’è tormento. Brava la LNP a valorizzare la presenza dei ragazzi d’oro del Pino brianzolo nei campionati che stanno per partire.

Giusta l’indignazione fedederale per le ingerenze degli agenti nei rapporti con gli azzurrabili, ma prima di risentirsi con tutti sarà meglio valutare ogni singola persona, il vissuto nel basket, le tasse che pagano, le regole che devono seguire. Se lo fanno perché sbattere la porta in faccia a tutti? Come fra i giocatori, i dirigenti, gli stessi giornalisti, esistono brave persone, gente onesta, seria e non soltanto nemici del sistema.

Delusione a Desio per molti giovani allenatori che volevano assistere ad una lezione di Banchi appena entrato nel regno longobardo di re Giorgio. Ha mandato il suo vice Cancellieri,  uno che ha guidato Biella. Niente di male. Ma la scusa dell’allenamento da fare al mattino reggeva poco visto che fra i relatori che davano punti per chi assisteva alle lezioni, erano  tantissimi, c’era il Pino Sacripanti che pure doveva giocare la finale contro Milano poche ore dopo. Auguriamoci che sia stato soltanto un equivoco.  Certe situazioni diventano difficili per piccole cose quando basterebbe poco per farsi conoscere meglio ed aiutare chi ha voglia soltanto d’imparare, non certo di giudicare o importunare.

Liofilizzazione delle pagelle.

10 Alla LNP per vivacità impegno, scelta della Triennale e dell’arte per lanciare la vera pallacanestro ad origine controlaata quasi tutta italiana.
9 A Sandro GALLEANI e a VARESE per  il nuovo matrimonio, pazienza se in mezzo ci sono gli arbitri.
8 A TAVCAR per la più lucida delle analisi sull’ultimo europeo, i giovani talenti, per la verità sul gioco omogeneizzato.
7  A Pino SACRIPANTI per non essersi mai offeso quando hanno escluso i suoi ragazzi d’oro e lui dalla presentazione di Azzurra Tenera  prima dell’operazione Slovenia che si iniziava poche ore dopo il trionfo di Tallin.
6 Al CARRARETTO pluriscudettato per l’umiltà e la passione mostrata presentandosi come nuovo giocatore di Verona alla Triennale che sposava Adecco con la LNP.
5 Alla LEGA di serie A se non ci garantisce che prima di ogni altra cosa consegnerà alla stampa il 9 ottobre la monitorizzazione di ogni campo: comunicazioni, condizionamento dell’aria, sicurezza dei campi. Dimostrazione che certe bravate dei soliti noti non  verranno accettate.
4  Alla LOMBARDIA che continua ad essere regione commissariata. O dite tutta la verità o lasciate che la regione torni ad avere i suoi rappresentanti eletti, pazienza se non hanno il consenso di Roma.
3 Al PRECAMPIONATO ingannatore dove in troppi fanno finta di credere a certi risultati e alle dichiarazioni dei nuovi stranieri. Una via oscura che il calcio ha già esplorato e che non vale la pena seguire.
2 All’EUROLEGA se non si concretizzerà lo scenario di Sky-Fox prima segnalato per l’Italia. In ogni caso deve rendere noti i termini del contratto per avere una televisione che trasmetta il più grande degli avvenimenti. Vogliamo sapere se esistono debiti italiani, crediti, se c’è un progetto e una speranza di salvezza.
1 A PETRUCCI che  saltando la presentazione della LNP, rappresentante di 700 società, non può giustficarsi dicendo che aveva impegni più urgenti in Federazione più che al Circeo.
0 Alla BUROCRAZIA FEDERALE che rende tutto più difficile adesso che servirebbe snellire. Non serve creare problemi  a chi ne ha già troppi per trovare quattrini e pagare tasse ad un sistema che si svenerà per un posto al Mondiale come se il futuro fosse tutto legato alla scelta principalmente politica della FIBA. Esiste un mondo basket Italia che porta abbonati, spettatori. Come hanno detto il campo e la critica ci sono anche giocatori italiani da applaudire, comunque  vada dove non siamo riusciti ad arrivare.

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