La vera età del gatto

10 Giugno 2015 di Biro

BiroQualche settimana fa ho compiuto tredici anni e il mio badante ha iniziato ad angosciarmi con questa storia dell’età. Non c’è sito web che non abbia consultato o veterinario che non abbia stalkerizzato con domande circa la mia ‘vera’ età, ricevendo risposte sbrigative e giusto per toglierselo di torno. La vera risposta, lo dico da gatto, è che una risposta non c’è. E lo provano le tante tabelle, basta digitare su Google ‘Vera età gatti’, con validità pseudoscientifica che si possono trovare. Tutte stabiliscono per la vera età dei gatti una progressione diversa, anche se concordano su un principio di base: il numero di anni-uomo da far corrispondere ad anni-gatto diminuisce con l’avanzare del tempo. Un anno dei miei corrisponde, a seconda delle teorie, a 15 (o 12, o 10) anni umani, due anni a 25 (o 20, eccetera) umani e così via. In pratica, facendo una media delle varie tabelle, io se fossi un uomo (sono maschio, per quanto castrato) dovrei avere fra i 65 e i 70 anni. Per dare qualche indicazione da bar: a 2 anni vado all’università, a 5 ho i vostri 30 anni e a 10 nell’Italia di una volta (quella che vi farà mantenere sia i vostri genitori che i vostri figlio, fino a quando schiatterete per un infarto) sareste andati in pensione da poco splendidi sessantenni. A questo punto però vorrei dire la mia, visto che so di gatti che hanno vissuto oltre i 20 anni (ne ho visto con i miei occhi uno di 24) e più, quindi in questi casi le tabelle ipotizzano umani di oltre 150 anni… La banale verità è che le razze sono diverse e hanno problemi diversi, senza parlare di malattie, che in molti casi (il mio, per dire) rendono il raggiungimento dei 15 anni già molto ottimistico. Comunque in media poco dopo i 10 anni il gatto entra in un’altra dimensione, che rallenta il tempo, rende inutili le tabelle ed insegna ad apprezzare ogni giorno in più passato con lui. Al di là di malattie specifiche e dell’alimentazione, i gatti molto amati vivono di più, perché non si lasciano andare. Forse è così anche con gli esseri umani.

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