Musica

La prima serata di Eurovision e i tweet della RAI

Paolo Morati 10/05/2017

article-post

Breve preambolo dopo aver visto la prima semifinale dello Eurovision Song Contest su Rai 4. Ci permettiamo di criticare la scelta della RAI di trasmettere la manifestazione mandando in sovra-impressione durante le canzoni i tweet degli spettatori. Inevitabilmente e in gran parte sarcastici, come se un concorso canoro trasmesso in televisione dovesse per forza occasione di critica (peccato però che i tweet non vengano mostrati quando c’è il Festival di Sanremo…). Affidando oltre che ai commentatori (da ricordare che c’è il doppio audio, per sentire solo le canzoni) anche a chi guarda il compito delle battute, distraendo dallo show e in qualche modo influenzando il giudizio del televoto.

Se è vero che l’ESC si porta dietro da qualche decennio quell’aura trash legata ad alcuni personaggi che ne hanno calcato i palchi in modo a dir poco folcloristico e sui quali lo storico commentatore della BBC Terry Wogan amava dissertare, è anche vero che nella realtà oggi è lo specchio del mainstream più globale ed è su quello che bisognerebbe riflettere. In particolare da quando la maggior parte dei partecipanti canta in inglese si fa fatica a distinguere il paese (e le canzoni) in gara, piuttosto impersonali. Breve preambolo finito, ora parliamo di quanto visto e ascoltato ieri.

La prima semifinale sul palco di Kiev vedeva in gara due favoriti. Lo svedese Robin Bengtsson e il portoghese Salvador Sabral. Il primo (che canterà nella seconda metà della finale) forte della sua perfezione glaciale non ha sbagliato un colpo mentre il secondo, estremamente concentrato e circondato dalle luci del pubblico, si è confermato per ora l’avversario più tosto per Francesco Gabbani (canterà anche lui nella prima metà della finale) essendogli sempre più vicino nelle quote dei bookmaker. Entrambi due spanne superiori al resto del lotto in competizione in questa prima tornata, dove in molti hanno fatto a gara a chi strilla di più. Attenzione in ogni caso alla belga Blanche che, nonostante un’esibizione piuttosto incerta, passa comunque in finale con City Lights e potrebbe ben posizionarsi. Quanto agli eliminati, peccato per il montenegrino Slavko Kalezić. La sua Space, dai toni disco pop, per noi meritava la finale, compreso il treccione alla Yie Ar Kung-Fu.

Fresco del nuovo album Magellano e del sinolo Tra le granite E le granate (che ha da poco superato il milione di visualizzazioni su YouTube), Gabbani dal canto suo ha fatto una breve apparizione, spiegando il significato di Occidentali’s Karma e mostrando in parte un filmato dell’ultima prova. Per noi dovrebbe cercare di essere un po’ meno sopra le righe perché la canzone è già di per sé trascinante. Altrimenti rischia l’effetto contrario, da macchietta. Strafare insomma non fa mai bene. I coristi dal canto loro tolgono un po’ di concentrazione all’insieme, che risulta già di per sé estremamente colorato e animato, scimmia compresa. Domani sera, intanto, si replica con la seconda semifinale e l’esordio di un altro dei favoriti: il teen-ager Kristian Kostov in gara per la Bulgaria.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Espresso macchiato

    Il nostro vincitore morale dell’Eurovision Song Contest 2025 è Yuval Raphael, la cantante israeliana colpevole, secondo molti occidentali che sognano di farsi tagliare la gola, di essere sopravvissuta al massacro del 7 ottobre 2023 fingendosi morta. E non abbiamo dubbi nemmeno sul vincitore musicale: non Lucio Corsi che da cantautore da localino, con la borsa […]

  • preview

    Bobby Solo

    Gli 80 anni di Bobby Solo sono un bel traguardo per un cantante che non ha bisogno di presentazioni (come sempre per le informazioni di base rimandiamo a Wikipedia) e che onestamente abbiamo sempre conosciuto in modalità revival, già da quando di anni ne aveva poco più di 30, da… solo e anche con i […]

  • preview

    Pink Floyd: Live at Pompeii

    Perché ascoltare Fedez e Tony Effe quando possiamo riascoltare i Pink Floyd milioni di volte? Domanda legittima per chiunque non faccia il critico musicale e quindi anche per noi, con un tempo limitato da spendere il meno peggio possibile. Domanda ispirataci dalla notizia che il 24 aprile tornerà nei cinema Pink Floyd: Live at Pompeii, […]