Videogiochi

La scimmia di Pong

Indiscreto 13/04/2021

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Pong, prodotto dalla Atari nel 1972 come arcade e arrivato sulle console domestiche nel 1975, è stato il primo videogioco di reale successo mondiale. E molti giovani hanno scoperto la sua esistenza grazie ad Elon Musk ed alla scimmia utilizzata dalla sua Neuralink, un incolpevole animale al quale mostri umani travestiti da scienziati hanno messo un chip nel cranio per arrivare, nella sostanza, a dare comandi fisici con la sola attività cerebrale. E Pager, questo il nome della scimmia, è arrivato a giocare a Pong senza joystick.

Pong, che altro non è che un ping pong con due aste al posto delle racchette, per noi significa soprattutto Ping-o-tronic, la prima console che con il marchio Seleco (quindi Zanussi) si diffuse in Italia a metà degli anni Settanta e che sotto il nostro albero di Natale arrivò nel 1977, quando già era in vendita il suo successore, chiamato Play-o-tronic. Nel Ping-o-tronic originale c’erano solo due giochi: il Pong e una specie di ‘muretto’ (chi non ha mai giocato a muretto?) creativamente definito squash. Aggiungendo un fucile chiamato Gun-o-tronic i giochi diventavano tre, e bisogna dire che quel simil-Winchester con cui ci credevamo Tex lo abbiamo consumato.

Tornando a Pong, senza addentrarci nei mille remake, arrivati fino alle versioni per PlaysStation e Xbox, bisogna ricordare che vinceva chi arrivava per primo agli 11 punti (limite poi tolto) e che come tutte le grandi idee non era originale, visto che il mitologico Nolan Bushnell, il signor Atari, trasse per così dire ispirazione da un gioco simile del Magnavox Odyssey, la prima vera console per videogiochi casalinga. Non è un’illazione, vista la transazione arrivata dopo una lunga storia giudiziaria. Nessun dubbio sul fatto che Pong abbia lanciato l’industria dei videogiochi, oltre che ovviamente la stessa Atari. Ma al di là di questo, ancora oggi è un gioco nella sua semplicità modernissimo: una sfida in cui contano soprattutto la concentrazione e il desiderio di piegare il tuo avversario senza trucchi, soltanto perché lui molla prima di te.

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