La salvezza di Cairo e Cellino

9 Aprile 2020 di Indiscreto

Urbano Cairo, Massimo Cellino, Massimo Ferrero. Cos’hanno in comune questi tre presidenti negli ultimi giorni molto attivi nel chiedere la sospensione definitiva del campionato di Serie A, con conseguente annullamento di scudetto e retrocessioni? La risposta è banale: Torino, Brescia e Sampdoria sarebbero tre autorevoli candidate alla retrocessione, se il campionato andasse avanti.

Il Brescia a 16 punti, 9 sotto la zona salvezza, ha un piede e tre quarti in Serie B, mentre il Torino è 2 punti sopra e la Sampdoria soltanto uno. È chiaro che una A annullata, magari con grottesca ripartenza a 22 squadre (Ma quando? Ma come?), farebbe il loro gioco non avendo problemi di coppe e non avendo nemmeno troppi convocati nelle nazionali.

La cosa simpatica della vicenda non è che Cairo, Cellino e Ferrero facciano i propri interessi, cosa del resto comune al 100% degli esseri umani, ma vogliano farli passare per interesse nei confronti della salute degli italiani. Interessante è anche notare che il Torino abbia un monte ingaggi di circa 54 milioni, per questa stagione, il Cagliari di 44 e la Sampdoria di 36. Anche con tagli minimi degli ingaggi andrebbero più o meno in pari con i soldi che prendono dalle televisioni. Cosa che non si può dire di club di altra cilindrata, a partire dalla Juventus con i suoi quasi 300 milioni.

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