La pacchia della Salis

7 Dicembre 2022 di Stefano Olivari

Il vip o presunto tale che si lamenta del tassista o del barista che non accetta pagamenti con il Bancomat, o applica tariffe maggiorate, è ormai un genere giornalistico a parte. L’ultima protagonista è Silvia Salis, ex azzurra nel lancio del martello e attuale vicepresidente del CONI di Malagò, che su Instagram ha raccontato un fatto davvero terribile accaduto a Genova: “Nel taxi vedo il Pos quindi chiedo al tassista di pagare con il bancomat, 32 euro, mi dice che no, che ora lui non è più obbligato, che è finita la pacchia della banche, che a lui servono contanti. Di fronte alle mie obiezioni ha iniziato a urlare con arroganza che ora, lui, può fare come vuole, ora lui può fare, finalmente, come vuole“.

Da notare che rispetto alla disavventura media del vip ma anche dei suoi follower (che retwittino sempre lo stesso messaggio?) l’entità del pagamento è raddoppiata, da 16 a 32 euro, ma ciò che conta è l’atteggiamento del tassista genovese. Non soltanto di destra, come il 99% dei tassisti, ed evasore fiscale, come il 110%, ma addirittura anche ammiratore di Salvini. A parte il leader della Lega, che da mesi non sta toccando palla e per riprendersi avrebbe bisogno di più sbarchi, chi mai nel 2022 direbbe che è finita la pacchia? Il tocco di classe della Salis e del giornalista collettivo è quello del tassista onesto, evidentemente un altro, che alla dirigente del CONI avrebbe detto “Paghi pure con il Bancomat, ma porti con sé i contanti perché alcuni mie colleghi le faranno dei problemi“.

Insomma, i media che contano, o credono di contare, all’interno della loro bolla hanno deciso che l’italiano medio si deve indignare per qualsiasi pagamento in contanti. Suggerendo, anzi proprio urlando, l’equazione “Contanti uguale evasione”. E qualcuno ci crede anche: gente che voleva fare la rivoluzione, che dava pochi mesi di vita alla borghesia e che voleva abbattere le multinazionali, adesso posta orgogliosa il pagamento di un caffè con Satispay o di un finocchio con la Visa. Ma la gente normale, quella che non prende il taxi, è totalmente indifferente.

stefano@indiscreto.net

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