La Mediolanum di Ennio Doris

24 Novembre 2021 di Stefano Olivari

Ennio Doris è morto e raramente, a memoria anzi mai, la scomparsa di un uomo di finanza senza sconfinamenti in altri ambiti ha destato tanta emozione. La ragione è tremendamente semplice: l’imprenditore padovano, fondatore di Banca Mediolanum, non dava l’impressione di essere uno che imbrogliava. E forse davvero non l’ha mai fatto, almeno a quanto si sa, pur ovviamente facendo i propri interessi. Certo era un uomo dalla grandi intuizioni, prima fra tutte che che la consulenza finanziaria non sia soltanto una questione di rendimento, perché chi mette i propri soldi nelle mani di altri non sempre è in grado di valutarlo correttamente, ma anche di fiducia.

E la sua (circa al 40%) e di Berlusconi (circa al 30) Mediolanum, nata nel 1982 come Programma Italia,  ha per molti anni sfruttato proprio questa peculiarità, prima di venire in parte imitata dalle banche tradizionali, dalle assicurazioni e dai vari ibridi web, al punto che oggi non si sa più chi faccia cosa. Di sicuro nessuna realtà finanziaria italiana aveva una faccia, sì, una faccia, come Mediolanum: e la faccia era ovviamente quella di Doris, diventato pop con il celeberrimo spot del cerchio e della banca costruita intorno a te, ma sempre stato un gran personaggio.

A Berlusconi, dopo il leggendario incontro sulla piazzetta di Portofino con citazione di una sua intervista a Capital (esiste una storia più anni Ottanta? Mancava giusto Sergio Vastano), doveva la sua trasformazione da promotore finanziario di enorme successo, quale era ad inizio anni Ottanta, in imprenditore visionario ma non troppo, arrivato ad essere con 3 miliardi di patrimonio il diciassettesimo uomo più ricco d’Italia, ma di sicuro quello fatto su Doris è stato fra i migliori investimenti mai fatti da Berlusconi, oltre che un’occasione persa. Perché Doris, con la sua credibilità (che vale di più dell’onestà, anche se non è in contraddizione), sarebbe stato una buonissima carta da giocarsi in politica. Forse non ha voluto Doris, forse non glielo ha mai proposto Berlusconi. Ma la politica l’ha fatta lo stesso, Doris, facendo bene il suo lavoro.

A volte andando anche oltre, come quando insieme a Fininvest rimborsò i clienti Mediolanum coinvolti nel crack Lehman Brothers, senza che Mediolanum c’entrasse qualcosa in quella vicenda molto americana. Una geniale mossa di marketing, per certi aspetti diseducativa (non esistono investimenti sicuri) ma filosoficamente molto più da Doris che da Berlusconi. Con l’imprenditore di Tombolo, il paese anche di Dino Baggio, grande appassionato di ciclismo, se ne va una persona razionale, che si muoveva benissimo nel mainstream senza rinunciare al proprio pensiero. 

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