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Scommesse

La dura legge di Bet 365

Stefano Olivari 24/10/2013

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Un residente italiano non può scommettere su Bet 365 e su tanti altri siti, anche famosi, che non abbiano l’autorizzazione dei Monopoli di Stato, ente che a noi per la verità evoca più le nazionali senza filtro di un vecchio zio che il mondo web. Ma con facili accorgimenti tipo il cambio di DNS (non che noi si sappia cosa siano i DNS, era per fare i giovani) o la triangolazione con siti che ti danno sempre il link ‘nuovissimo’ sono molti gli italiani che se ne fregano e continuano la loro caccia alla quota migliore. A loro rischio e pericolo, perché quando vengono truffati poi non possono nemmeno denunciare la truffa.

Storia vera, capitata martedì ad un amico come noi convivente più o meno fortunato con la scimmia del gioco. Un amico, non noi: non è insomma un escamotage da lettera al sessuologo del genere ‘Un conoscente soffre da qualche tempo di deficit erettile…’ (notare l’astuzia in chiave motori di ricerca). Azarenka-Errani al Masters femminile di Istanbul, con la bielorussa ovviamente strafavorita nonostante la differenza nella classifica WTA sia minima (se no non sarebbero entrambe a Istanbul), 2 contro 7. Su Bet 365, poco prima dell’inizio della partita, l’infelice amico vede che sia l’Azarenka che la Errani sono date a 1,90. Primo pensiero: ci sono notizie che non conosco, tipo un infortunio della Azarenka. Ricerca affannosa e nessuna informazione su problemi fisici. Secondo pensiero: non possono avere sbagliato la quota, perché 1,90 contro la numero 7 del mondo ci può stare se magari pur non essendo infortunata non sei segnalata in gran forma (e infatti ieri la Azarenka ha perso in 2 set contro la Jankovic). Non è che hanno dato Vika a 4 o a 7, quote che forse nemmeno se giocasse con le stampelle, ma un 1,90 che è frutto di una valutazione. Secondo me sbagliata, perché la cilindrata di una Azarenka che scende in campo è sempre superiore a quella della Errani: 100 euro sulla Azarenka.

Passano pochi minuti e senza che ci sia stato un solo scambio la quota scende a 1,08. 1,08! Anche questa discutibile, perché io (ci immedesimiamo nell’amico) penso che la Errani abbia sul piano teorico meno del 92,6% (100 diviso 1,08) di possibilità di perdere. Comunque ho già piazzato il mio centello a 1,90 e rimango lì. Vince la Azarenka, come da ranking, ma Bet 365 decide di non pagare. E alle mail di protesta dell’amico, la risposta è stata la seguente: “La suddetta selezione contiene una quota errata, pertanto come riportato nel regolamento, viene assegnata con la quota corretta di 1,08”. Sì, ma se la Errani avesse vinto? “Nel caso in cui venga individuato un errore evidente, qualsiasi scommessa non viene considerata valida”. Il punto è che gli astuti di Bet 365 giudicano errore evidente quello che sembra un normale errore di valutazione (poi la Errani si è portata anche sul 5 a 2 nel primo set…). Con questo non vogliamo dire che i bookmaker autorizzati siano migliori (il ‘numero’ preferito di Totosì è bloccare il live delle partite in certi frangenti in cui è probabile che il risultato sta per cambiare, tipo sulle palle break con al servizio uno che batte piano o sui calci di punizione dal limite battuti da uno specialista), ma solo che con quelli non autorizzati è impossibile far valere i propri diritti.

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