La domenica di Discoring

23 Gennaio 2016 di Paolo Morati

Abbiamo appreso che nei giorni scorsi sono stati festeggiati i 40 anni di Domenica In. Il contenitore domenicale di Raiuno condotto inizialmente da Corrado, al di là del ruolo di puro intrattenimento per chi non aveva alternative al divano o alla radiolina delle partite del campionato di calcio, ha avuto un grande merito: quello di contenere (appunto) per una decina di anni Discoring, trasmissione musicale che ha fatto epoca tra canzoni e classifiche, anzi hit parade. Tempi diversi quelli nei quali per vedere i cantanti in video avevi a disposizione solo la televisione, per cui la curiosità di scoprire chi erano gli ospiti ed essere aggiornati sui successi del momento era tanta per noi ragazzi ancora lontani dall’Internet che sarebbe poi dovuta arrivare su computer e telefoni in tutto il suo splendore mediatico.

Noi Discoring ce lo ricordiamo fin dagli esordi nel 1977 sotto la guida di Gianni Boncompagni, anche se le edizioni che ci sono rimaste più impresse sono state – anche perché un po’ più cresciutelli e nella spensieratezza dell’adolescenza – quelle coloratissime e luminose con ai microfoni Awana Gana e Claudio Cecchetto prima e Jocelyn e Mauro Micheloni poi, fino al trio Pettinelli-Falcetti-Russinova. Da buona carrellata promozionale e ai tempi sostanzialmente irrinunciabile, Discoring riusciva a mettere insieme un po’ tutti i generi senza farsi problemi di pubblico, per cui capitava di vedervi transitare i Rockets e i Novecento, i Kiss e Claudio Baglioni, passando per Kraftwerk, Duran Duran, PFM e Franco Battiato. E poi c’erano le classifiche, quando i dischi si vendevano ancora a vagonate, con la pirateria limitata alle musicassette delle bancherelle dei mercati e un numero di case discografiche e relativi investimenti che oggi sono un lontano ricordo.

Un discorso a parte meritano le sigle di Discoring. La prima, intitolata Superdance, era suonata e interpretata dai Bus Connection, con orchestrazioni tipicamente 70s. Dietro le quinte di questo progetto c’era Paolo Ormi che firmava il brano insieme a Boncompagni. Dopo solo un anno, sempre dallo stesso team, arrivò Guapa con le movenze di Gloria Piedimonte a ‘interpretarne’ il ritmo, e rimasta impressa nell’immaginario collettivo. Noi ricordiamo tuttavia con particolare nostalgia anche Body to Body di Gepy&Gepy, bel brano disco, un successo internazionale arrivato proprio a cavallo di due decenni di trasformazione musicale e contenuto in un album dal black sound particolarmente ispirato.

Discoring all’epoca aveva sostanzialmente un unico antagonista di genere: Superclassifica Show, la trasmissione che la domenica imperversava anch’essa sulle tv locali e poi su Canale 5, con il volto di Maurizio Seymandi, la sigla del Telegattone e il DJ Super X. Le classifiche erano diverse, ossia quelle di TV Sorrisi e Canzoni, e almeno inizialmente un’ambientazione più povera rispetto alla controparte della RAI, con applausi registrati e meno mezzi a disposizione. Nel mentre si stava però diffondendo anche un altro modo di proporre musica sul tubo catodico, tra Deejay Television, Mr Fantasy o Doc c’erano tanti spazi alternativi. Poi tutto è cambiato, i canali musicali si sono via via affermati e quindi trasformati, negli anni 2000 è arrivata Top of the pops anche da noi, e soprattutto c’è stata la rivoluzione Web che permette in tutto e per tutto di ricevere e guardare quello che si vuole e quando si vuole. Insomma, tutta un’altra musica.

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