Il caso di O.J. Simpson

15 Dicembre 2021 di Indiscreto

O.J. Simpson è libero, anche a se questo giro era stato riconosciuto colpevole e ha rischiato sul serio fino a 33 anni di carcere. L’ex stella della NFL, 74 anni di età, è infatti tornato con pieni diritti dopo quattro anni di libertà vigilata. Era stato condannato non per il doppio omicidio del giugno 1994 (l’ex moglie Nicole Brown e il suo amico Ronald Goldman), ma per una rapina avvenuta nel 2007 in Nevada.

In prigione c’è stato quindi nove anni, parlando di prigione vera. In Italia, paese dove l’impunità ha anche una copertura culturale (nessuno tocchi Caino, eccetera) e politica, sarebbero tanti ma negli Stati Uniti la regina a mano armata viene vista diversamente. Poi la vicenda non era comunque chiara, Simpson sosteneva di voler rientrare in possesso di cimeli sportivi che gli erano stati rubati. Lui l’ha presa bene, perché i quattro anni di libertà vigilata li ha utilizzati riciclandosi come influencer e giocando a golf a Las Vegas e dintorni.

Inutile dire che ‘Juice’, che in Italia non abbiamo come campione vissuto in diretta (del resto chi avrebbe dovuto trasmettere la NFL negli anni Settanta?), avrà la sua immagine per sempre legata ai fatti del 1994. Di sicuro la fuga in diretta televisiva sulla sua Ford Bronco bianca fu qualcosa di così cinematografico da rimanere per sempre nella testa. La bassa velocità, il numero di auto della polizia, i media onnipresenti: sembrava fiction ma non lo era. Così come non lo è stata la rapina, fatta insieme ad altri, per cui il rischio era di 33 anni di carcere vero. Ma la buona condotta e probabilmente anche il colore della pelle lo hanno rimesso in circolazione.

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