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Attualità

La Coca Cola fa male?

Indiscreto 16/11/2018

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Il piano di decrescita felice prosegue con l’abolizione della Coca Cola, o per lo meno con l’aumento della sua tassazione. Non è uno scherzo, ma l’ultima idea partorita dal governo Cinque Stelle-Lega (in questo caso con una evidente manina in più dei pentastellati, a partire da Carla Ruocco) per ovviare ai mancati incassi per l’esclusione dal regime IRAP di chi lavora con partita IVA e fattura meno di 100.000 euro l’anno. In altre parole, grazie a noi autonomi gli italiani godranno di migliore salute (o spenderanno di più)… Sì, perché la ciclica battaglia contro Coca Cola e bevande gassate in generale ha una radice più ideologica che fiscale: la Coca Cola fa male, al contrario del nobile vino che in fondo causa soltanto più crimini dell’uso di droghe. Ma è davvero così?

Al netto delle troppe trasmissioni in cui si vedono esperimenti su persone che bevono dieci lattine di Coca Cola al giorno mentre la maggior parte di noi non le beve in tre mesi, che questo tipo di bevande non sia sano è evidente. Prima di tutto per l’enorme quantità di zucchero, bilanciata a livello di gusto (se no sarebbero imbevibili) dall’acido fosforico che poi al di là della mitica formula segreta, che probabilmente non esiste, è la vera cifra stilistica della Coca, quella che dà quella piacevole sensazione di corrosione e di qualcosa che ci fa digerire. Quindi non bene l’acido fosforico e non bene lo zucchero, con tutte le cose negative che si possono dire dello zucchero, fra fegato e denti. Più discutibile l’effetto della caffeina, l’assuefazione alla fine consente di dormire anche bevendo la nostra Coca a mezzanotte per il proverbiale rutto liberatorio (chiamiamo le cose con il loro nome, questa non è una rubrica di medicina) che unisce la pancia di vari paesi del mondo. Problemi cardiaci da caffeina? Dovrebbe valere anche per Lavazza, Nespresso e Kimbo, allora. Eh, ma vuoi mettere la tazzulella…

Poi è chiaro che il terrorismo sanitario piace al pubblico, appassionato a uno schema giornalistico per cui tutto produrrebbe tumori: chi vive in mezzo a idioti che accendono il riscaldamento quando fuori ci sono 20 gradi dovrebbe quindi preoccuparsi di un colorante. Quanto all’obesità, soprattutto giovanile, si combatte di più togliendo ai ragazzi la Playstation. Ma forse il vero problema è che la Coca Cola è un simbolo dell’America: le tonnellate di editoriali contro i Giochi di Atlanta sono diventate grammi nei confronti di Olimpiadi disputate in paesi dittatoriali. Il nostro ‘Di qua o di là’ non potrebbe essere più chiaro, perché quasi nessuno di noi è un medico mentre tutti abbiamo un rapporto personale con questa bevanda: la Coca cola fa male? Non deludiamo noi stessi dicendo cose tristi del tipo ‘Tutto fa male, se assunto in quantità eccessiva’, su Indiscreto bisogna schierarsi.

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