La classe di Sabrina

10 Luglio 2010 di Alvaro Delmo

di Alvaro Delmo

Giovedì sera ci siamo seduti entusiasti davanti alla televisione attendendo la prima puntata di Mitici ’80, trasmissione condotta su Italia 1 da Sabrina Salerno e (apparentemente) dedicata al decennio d’oro. Ammettiamo di essere rimasti un po’ delusi dai servizi, in gran parte troppo lunghi e pedanti, con la scusa di un confronto tra ieri e oggi (quello finale con le domande sul sesso è stato il peggiore, ci sarebbe anche qualcosa da dire sui ‘ragazzi’ intervistati) e astutamente scollacciati (vedi la ‘pupa’ che doveva imitare personaggi irripetibili come Samantha Fox). Ci ha fatto invece piacere rivedere Tinì Cansino, Enzo Braschi e alcuni filmati del Drive In, nonché una sincera Lory Del Santo che ha spiegato perfettamente i meccanismi dell’immagine come veicolo promozionale. Per il resto di anni ’80 c’era ben poco altro, accenni di canzoni a parte.
Detto questo, non siamo invece rimasti indifferenti alla splendida Sabrina, ancora in grande forma anche se relegata al lancio dei servizi con un copione già scritto e poco vario . La ragazza genovese è stata per noi compagna di adolescenza e non potremo mai finire di ringraziarla per la straordinaria maglietta Sexy Girl, allora (era il 1986) contenitore di cotanta meraviglia. Ma la ringraziamo anche per essersi mantenuta a un livello decoroso non solo dal punto di vista estetico (anzi oseremmo dire che oggi è addirittura ancora meglio, forse perché anche noi siamo… maturati), ma anche personale.
Dopo il grande successo internazionale di brani come Boys (con l’indimenticabile video a bordo vasca), Hot girl (e la famosa fuoriuscita alla tv spagnola), All of me, My Chico e Gringo , nonché la ormai leggendaria partecipazione a Sanremo del 1991 con Siamo donne in coppia con Jo Squillo (con tanto di incredibile due pezzi sfoggiato sul palco dell’Ariston), Sabrina non ha mai cavalcato l’onda del successo e ha evitato di rimanervi aggrappata con le unghie, centellinando le sue apparizioni e riservando tempo anche alla famiglia.
Le sue interviste sono sempre misurate e anche le mosse artistiche di questi ultimi anni mai esagerate o sopra le righe, con apparizioni anche all’estero all’insegna della semplicità. L’ultima produzione in ordine di tempo è il duetto con un’altra icona dell’epoca come la succitata Samantha Fox per una dignitosa reintepretazione in chiave dance di Call Me dei Blondie. A guardarle entrambe si conferma come la classe non è acqua soprattutto rispetto a quello che oggi passa il convento. Cosa aspettiamo? Corriamo a chiamarle.
Alvaro Delmo
(in esclusiva per Indiscreto)

Share this article