Juventus, l’esonero di Pirlo

Secondo La Stampa, il giornale di famiglia, se contro l’Udinese andasse male al suo posto verrebbe promosso Tudor

27 Aprile 2021 di Indiscreto

Campane a morto per Pirlo allenatore della Juventus, le suona La Stampa e cioè il giornale di casa: esonero immediato in caso di brutta prestazione domenica a Udine, con Tudor, attuale suo assistente insieme a Baronio, in panchina a lottare per la Champions. Comunque vada contro la squadra di Gotti, Pirlo è il primo degli esoneri che ha in mente John Elkann, in attesa delle dimissioni del cugino. Detto che già adesso sulla panchina della Juventus Tudor si fa sentire più di Pirlo, è secondo noi la classica situazione in cui la scossa può arrivare. Perché la rosa era da scudetto e quindi è da quarto posto in ciabatte. Si tratta solo di sopravvivere in Champions e di cercare poi un alllenatore.

Qualche giorno fa Alessio Cerci ha rescisso il contratto che lo legava all’Arezzo, squadra con cui ha giocato poco e male. E la stessa cosa potremmo dire per molte delle 14 in cui ha giocato, con le sicure eccezioni di Pisa e Torino, sempre sotto la guida di Ventura. Che insieme a Mazzarri è stato l’allenatore dell’era Cairo (purtroppo per i tifosi granata arrivata al sedicesimo anno) ad avere fatto meglio, visto che al Mondiale 2014 riuscì a mandare, oltre a Cerci, anche Immobile e Darmian. Il ritiro, o giù di lì, di un calciatore di 33 anni non dovrebbe essere una notizia ma nel calcio di oggi lo è. Certo pagheremmo qualsiasi cifra per una serie televisiva sul suo anno e mezzo con Simeone.

È vero che il calcio mercenario delle nazioni più importanti toglie stabilità alla squadre? La risposta è no, come ha dimostrato l’ultimo interessante studio pubblicato dal CIES sugli ultimi dieci anni in 35 campionati. Come era prevedibile in alto nelle classifiche di fedeltà ci sono molti portieri, con il più fedele della Serie A negli ultimi dieci anni che risulta essere Handanovic. Significativo che le leghe più importanti abbiano rose mediamente più stabili delle altre: anche perché, viene da dire, molti componenti di queste rose hanno ingaggi che li rendono invendibili prima ancora che incedibili.

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