Juventus e Giraudo, l’ora del risarcimento

29 Luglio 2015 di Stefano Olivari

Pensavamo che Calciopoli fosse ormai soltanto un facile espediente per aumentare le pagine viste, facendo salire il sangue alla testa a juventini e anti-juventini soltanto a schiacciare il tasto Invio (è anche un’autodenuncia, del resto il web è questo), ma le motivazioni con cui la Cassazione ha spiegato la prescrizione per Antonio Giraudo (altro binario per Moggi, che non aveva chiesto il rito abbreviato, ma che comunque in via ordinaria verrà giudicato dagli stessi giudici) ci hanno fatto ricredere. Motivazioni anticipate dall’Ansa, tanto per rendere merito ai pochi ormai in grado di trovare notizie. Se l’ex amministratore delegato della Juventus dal 1994 al 2006, nel recente passato (passato?) ascoltato consigliere di Andrea Agnelli (del resto era un uomo di suo suo padre Umberto, a dispetto del supertifo granata) e sempre sportivamente radiato, non rischia più il carcere ammesso che l’abbia mai rischiato, non si può dire la stessa cosa degli effetti civili di quanto accaduto. Continua sul Guerin Sportivo.

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