Juventus, addio Buffon

Considerazioni calcistiche dell'11 maggio 2021 sulla nuova vita di un grande portiere, sul timore di Moggi, sulle azioni di Zhang, la scoperta dei 40 anni di Ibrahimovic, il monopolio UEFA e ciò che non sappiamo di Napoli-Udinese...

11 Maggio 2021 di Stefano Olivari

Gigi Buffon dà l’addio alla Juventus, per la seconda volta dopo quello nell’estate di Cristiano Ronaldo (e non fu un caso). Ma a questo giro gli anni sono 43 e le richieste di grandi club uguali a zero. Il più forte portiere italiano dell’era moderna (da Sarti e Cudicini all’indietro parliamo per sentito dire, come quasi tutti), ai suoi tempi splendido compromesso fra pazzia e affidabilità, nell’intervista a Bein Sport ha affermato di non avere bisogno di soldi e che continuerà a giocare, altrove, se ci sarà qualcuno in grado di stimolarlo. Fa benissimo, se ha voglia, perché allenare è difficile e fare il dirigente ancora di più. Buffon ha parlato di una squadra da Champions che l’anno scorso lo avrebbe cercato, senza dirne il nome (era l’Atalanta), ma lui ha lo spirito anche per scendere di categoria. Magari al Parma… Di certo nella Juventus post Andrea Agnelli, senza contare le antipatiche implicazioni private dell’eventuale arrivo di Nasi, Buffon non è previsto.

Luciano Moggi ha quasi 84 anni e, immaginiamo, nessuna ambizione di carriera. Per questo la sua risposta dalle colonne di Libero a Lapo Elkann, ricordandogli come veniva gestita la Juventus prima del 2006, è sorprendente. Manca sempre del mandante di quella vicenda fra il familiare e l’aziendale, che evidentemente non si può dire nemmeno a 15 anni di distanza e stando fuori dal giro.

La vicenda dei due stipendi a cui Conte e i giocatori dell’Inter, per non parlare dei dirigenti e di altri dipendenti, dovrebbero rinunciare è stata congelata fino almeno all’incontro decisivo fra l’incredibile Zhang e Conte, ieri assente all’incontro fra il presidente neroazzurro e la squadra (lo avevamo definito freddo, in realtà è stato freddissimo). Ma una cosa si può dire già adesso: se si chiede ai giocatori di essere imprenditori al momento di tirare la cinghia, perché non farlo alla distribuzione degli utili o della plusvalenza per la vendita del club? In altre parole, Zhang potrebbe pagare qualcuno in azioni dell’Inter, magari anche gli stessi Marotta e Conte. Com’è che diceva il grande Ricucci?

Dopo l’era della beatificazione ad uso popolo bue, anche per il triste show a Sanremo, è partita una strana gara per dimostrare che Ibrahimovic è vecchio (vero, ha 40 anni), costoso (ma 7 milioni netti all’anno per la sua immagine nel mondo sono un regalo che lui fa al Milan) e inutile: la considerazione più sballata di tutte, visto come la sua semplice presenza, ormai da capitano non giocatore, ha alzato l’autostima generale (Tomori era il giocatore più ricercato della Premier League o una indesiderata riserva del Chelsea? Chiediamo per un amico) e fatto finora fare alla squadra di Pioli una stagione sopra le aspettative.

La Superlega è stata uno scherzo per 9 suoi aderenti su 12, vista la serena accettazione della multa UEFA e le parole di Marotta pronunciate in Lega. Anche se mai i campionati nazionali sono stati in discussione, né per le tre italiane né tantomeno per le squadre di Premier League. Se volete facciamo anche noi un titolo sulla Juventus esclusa da tutto, ma crediamo che come al solito ci sarà un compromesso. Anche perché il peggior avvocato d’Europa potrebbe facilmente dimostrare che quello della UEFA è un monopolio… Il punto è proprio questo: quando? Nessuno vuole combattere battaglie di cui beneficeranno altri. Anche se Recoba, Rabiot e Donnarumma un regalino a Bosman potrebbero anche mandarlo.

Mentre stiamo scrivendo queste righe il Napoli è quotato a 1,39 contro l’Udinese, in una partita che significa zero per la squadra di Gotti e la Champions per quella di Gattuso. Vogliono regalarci un rendimento del 39% in due ore, roba che nemmeno il trading di armi, o più probabilmente c’è qualcosa che non sappiamo? Sono le 18.52 dell’11 maggio 2021, diamo appuntamento a domani pomeriggio prima di mettere il centello nella fornace di Betfair.

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