J-Planet, finalmente si parla di Juventus

19 Aprile 2016 di Indiscreto

Forse non tutti sanno, nemmeno tutti gli juventini potenzialmente interessati, che ieri è partito un nuovo canale monotematico di calcio. Si chiama J-Planet, l’editore è Mediapason (il gruppo di Telelombardia, in pratica), Marcello Chirico ne è il direttore (con Fabio Ravezzani direttore editoriale), il canale è il 63 del digitale terrestre, non c’è bisogno di abbonamenti e l’argomento è uno solo: la Juventus. Senza immagini, spartite fra chi le paga e nemmeno poco: Sky, Mediaset, Rai, più Juventus Channel che è il canale ufficiale della società e trasmette, come gli altri ‘channel’ dei club, tutto ciò che non è stato comprato dalle tivù che tengono in piedi il carrozzone. In sostanza si ripeterà, restringendo il discorso alla Juventus o comunque interpretando tutto in chiave dichiaratamente juventina, quanto si è fatto e si sta facendo con Top Calcio 24, a conferma del fatto che parlare di calcio sia più importante del calcio stesso. C’è chi fa questa considerazione scuotendo la testa, spiegandoci (senza convincerci) quanto sarebbe più bello confrontare il modulo della Salernitana di Gipo Viani con quello dei Vigili del Fuoco Spezia di Ottavio Barbieri, ma il problema è che la gente si interessa prevalentemente di attualità juventina, interista, milanista, eccetera. Ed è giusto così, perché questo non è uno sport da giudicare con i parametri degli altri. Anzi, non è proprio uno sport: per questo chi sostiene di non essere tifoso o non esserlo mai stato (la vita poi può portare ad avere altri interessi) non ci ha mai convinto, a partire dai giornalisti. Un eunuco non può comprendere il sesso, pur guardando tutto il giorno i migliori film porno. Tornando a J-Planet, che nel comunicato di presentazione ha scritto ‘La Juventus si considera fortemente penalizzata dalle televisioni’, il suo successo di pubblico è in teoria reso possibile dai milioni di juventini che non hanno abbonamenti a pay-tv (e il bagno di sangue fatto da Pier Silvio in Champions qualcosa dice), ma in pratica la differenza la farà la pubblicità. Target bassissimo e nemmeno locale, però è anche vero che tutto costa molto poco. Sul piano editoriale saranno interessanti i rapporti con la Juventus, che intelligentemente non è stata messa nel nome del canale: di solito i club non vedono bene simili iniziative, ritenendole incontrollabili.

Share this article