Calcio
Italia, i convocati sconosciuti di Mancini
Stefano Olivari 03/06/2021
Per quanti dei 26 convocati di Mancini sapremmo associare il nome ad una faccia? Non lo stiamo chiedendo a nostra nonna, ma ad un medio appassionato di calcio, uno che guarda le partite e poi le interviste dei giocatori più importanti e degli allenatori. La riflessione è nata osservando la foto di gruppo degli azzurri con le divise di Armani, brutte ma evocanti il 1982 e quindi quasi belle: siamo convinti che questo teorico appassionato medio di calcio sbaglierebbe almeno dieci collegamenti, con pieno diritto di farlo.
Meret, Sensi, Raspadori, Cristante, Acerbi, Toloi, Emerson, Jorginho, Di Lorenzo, Spinazzola, con Bastoni che solo grazie alla madre è diventato più pop: questi secondo il nostro personale sondaggio i principali indiziati per il mancato riconoscimento. Ma chiunque può prendere la foto ed autofarsi il test da solo. Noi abbiamo fatto 26 su 26 giusti senza merito, perché guardiamo partite quasi tutti i giorni, ma chi non lo fa per lavoro? Non è una critica a Mancini, che non ha lasciato a casa alcun fenomeno tecnico o di popolarità, ma una constatazione ovvia.
Che potremmo fare per tutte le nazionali dopo quella campione del mond0 2006, comunque piena di gente che si era affermata o era cresciuta prima della sentenza Bosman (effetti dall’estate 1996). Non è questione di Lukaku o Ibrahimovic, di Cristiano Ronaldo o Dzeko, quindi del livello Buffon-Pirlo-Totti, ma delle decine di personaggi medi che ‘prima’ erano la base della Nazionale o comunque oggetto di piccoli culti. Erano molti di più gli italiani che conoscevano la faccia di Palanca, che mai fu convocato in azzurro, di quelli che saprebbero oggi individuare Berardi tra la folla.