Italia 1982 – Storia critica del Mondiale più bello

23 Luglio 2022 di Stefano Olivari

Il Mondiale del 1982 è stato la più grande impresa sportiva nella storia d’Italia, se come criterio di valutazione usiamo l’impatto sulla vita degli italiani. Bearzot, Paolo Rossi, Zoff, Bruno Conti e tutti gli altri chiusero gli anni Settanta dal punto di vista culturale e ci fecero entrare negli Ottanta: dopo quel mese spagnolo tutto sembrava possibile, non soltanto nel calcio. Per questo il Mondiale spagnolo è stato celebrato fin da subito, senza aspettare che i suoi spettatori diventassero vecchi e nostalgici: era come se tutti ci fossimo resi conto della portata dell’evento mentre lo stavamo vivendo, cosa più unica che rara. Ma le rievocazioni di ogni tipo non hanno ancora stancato ed è per questo che proponiamo questo libro, filtrato da trent’anni di giornalismo sportivo che ci hanno permesso di conoscere personalmente quasi tutti i protagonisti di un’impresa vissuta da spettatori adolescenti.

Fra le mille serate di discorsi a ruota libera, sganciati dall’attualità, quella che più ci è rimasta nel cuore è una del 1997, in un’osteria milanese, con un Bearzot settantenne invitato da due grandi giornalisti come Gianni Mura e Gigi Garanzini, che per motivi misteriosi ci avevano preso in simpatia: li ringraziamo per quelle ore magiche e anche per tante altre. La frequentazione con i calciatori ormai diventati ex, unita allo studio maniacale della storia di quel Mondiale ed ai ricordi per così dire in diretta, ci ha poi portato al libro che state per leggere. Che ha l’ambizione un po’ ingenua di raccontare la vera storia dell’Italia 1982, al netto della retorica che pure ci verrebbe naturale perché di quella Nazionale siamo stati e rimaniamo tifosi.

Però a 55 anni, l’età che aveva Bearzot nel 1982 apparendoci più simile a nostro nonno che a nostro padre, vediamo il calcio in maniera diversa. La ricostruzione di Bernardini, i veleni del calcioscommesse, l’ostilità dei media, i drammi di Bettega e Antognoni, il sorteggio truccato, il pareggio di Italia-Camerun, gli arbitri di Artemio Franchi, il silenzio stampa, i pagamenti in nero, le ammonizioni pilotate: nessun argomento è inedito, come è ovvio che sia per quelli della nostra generazione, anche se molti dettagli sono stati dimenticati o silenziati. Semplicemente noi speriamo di raccontare quella Italia meglio degli altri, a chi c’era e soprattutto a chi non c’era, usando il minimo sindacale di retorica. Abbiamo iniziato quasi subito, visto che facemmo la diretta telefonica di Italia-Brasile per nostro padre, che in quel periodo viveva in un paese che non la trasmetteva in televisione. Per noi Spagna 1982 è un luogo dell’anima, non una sequenza di partite più o meno belle.

Pur essendo cultori di ogni personaggio ed ogni storia di quel Mondiale abbiamo scelto di concentrarci sulla Nazionale italiana, ma questo non è un libro celebrativo. Di opere del genere ne sono già state scritte tante e le stesse autobiografie degli azzurri sono tutte più o meno su questo tono. Non è nemmeno un libro che intenda gettare fango su uno dei più bei ricordi della nostra vita: semplicemente è scritto con tutta la differenza di prospettiva che ci può essere fra un quindicenne che sogna di fare il giornalista sportivo e la stessa persona quarant’anni dopo.

Milano, 11 luglio 2022

Italia 1982 – Storia critica del Mondiale più bello, è disponibile in versione elettronica Kindle, a 6,99 euro, e in versione cartacea al prezzo indicativo di 14,90 euro, su Amazon e fra qualche giorno in tutte le librerie d’Italia, prima fra tutte la Hoepli, che lo ordineranno a Distribook.

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