iPhone Xs, Xs Max, Xr ed Apple Watch Series 4: display più grandi, idee più piccole

12 Settembre 2018 di Indiscreto

Aumentano le dimensioni dei display, ma non le idee. Non a caso la presentazione dei nuovi iPhone Xs, iPhone Xs Max, iPhone Xr e del nuovo Apple Watch Series 4 ha dato quasi più enfasi ai dati di vendita (2 miliardi di dispositivi iOS nel mondo) che alle funzionalità dei nuovi prodotti. Al netto del talebanismo Apple e di quello anti-Apple, stiamo parlando di un’azienda straordinaria che soddisfa chi la ama e fa rosicare chi la odia, ma non riesce più a stupire tutti gli altri, con buona pace dei giornalisti embedded.

Bene che l’Apple Watch Series 4 abbia una cassa di qualche millimetro più grande, uno schermo che mostra il 35% in più rispetto alla versione precedente, un sensore che di fatto ti sottopone a uno pseudo-elettrocardiogramma costante (può creare dei mostri, essendo l’ipocondria la vera malattia del secolo). Domanda da bar: è una cosa seria che il presidente dell’American Heart Association fosse sul palco Apple? Bene che l’iPhone Xs Max sia l’iPhone con il display più grande di sempre (6.5 pollici), che con il suo fratello più piccolo Xs sia iper-resistente all’acqua e abbia una versione da 512 giga. Bene che l’iPhone Xr, il terzo ‘nuovo’ iPhone presentato da Tim Cook, abbia un prezzo leggermente più basso degli altri (ma, come aveva anticipato Marco Lombardo su Indiscreto Tech, l’iPhone low cost non è arrivato nemmeno a questo giro), però pur sforzandoci non abbiamo capito la sua identità: ci sembra un ibrido, chiaramente parente dell’iPhone X ma rivolto a un pubblico non bene identificabile, forse più asiatico che occidentale. Così, a pelle, l’Xs Max ci scalda molto di più pur pensando a quanto costa (tanto).

I prezzi per l’Italia? 439 euro l’Apple Watch Series 4, 539 la versione con la connessione alla rete dei cellulari. Per quanto invece riguarda i nuovi iPhone, l’Xr parte da 889 euro (versione 64 GB), l’Xs da 1.189 (sempre versione 64 GB) e l’Xs Max da 1.289 (anche qui si parte da 64 GB). Come detto, pur stando alla larga da ideologie pauperistiche (si vive benissimo anche con smartphone da 100 euro, lo sappiamo tutti), troviamo un senso solo nel Max. Non è un’innovazione, ma almeno fa scattare qualcosa. Applausi per l’A12 Bionic e l’aumento della velocità di tutto, ma queste considerazioni sul chip sono da smanettoni o da cinesi mentre il popolo Apple si emoziona per altro. Ci sono mancate le vibrazioni di un mondo nuovo, pur consapevoli che non ci possa essere un mondo nuovo ogni anno.

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