iPad mini: la strada è quella giusta

25 Ottobre 2012 di Piersandro Guerrera

iPad mini bianco nero

La segretezza a Cupertino è ormai un lontano ricordo. Esattamente come avvenuto per l’iPhone 4, scoperto a puntate già sei mesi prima dell’annuncio, le evoluzioni dell’iPad, i MacBook Pro con schermo Retina e l’ultimo iPhone 5, anche dell’iPad mini presentato ieri si sapeva già tutto. Tra l’altro i rendering realizzati da grafici di tutto il mondo basati sulla scocca “trafugata” dagli stabilimenti produttivi corrispondono magicamente a quelli proposti dalla stessa azienda sul proprio sito dopo l’annuncio ufficiale. Non si immaginava, semplicemente, che il modello nero potesse avere la scocca scura. Ma andiamo con ordine.

Anche se l’ex CEO e co-fondatore Steve Jobs in passato denigrò i tablet da 7 pollici definendoli scomodi da usare, anche Apple ha ceduto entrando in un mercato, quello delle tavolette tascabili, in cui ha fatto da padrona fino a oggi la sola Samsung e gli altri esponenti dell’ecosistema Android. L’iPad mini non è comunque un tablet da 7 pollici, la diagonale dello schermo è infatti da 7,9 pollici e, a differenza della concorrenza, il formato del display non è widescreen da 16:10 ma mantiene quello dei precedenti iPad con un rapporto di 4:3, per intenderci quello delle TV a tubo catodico e dei vecchi monitor per PC prima che si allargassero.

Il risultato di questa scelta sta nel fatto che l’area utilizzabile è maggiore di quella di un tablet da 7 pollici tradizionale. Questa ovvia banalità nella maggior parte dei siti di informazione italiani o nei blog pro Apple o pro Android di mezzo mondo sembra non essere stata presa in considerazione. Vedrete utenti stizziti che lamenteranno le carenze tecniche dell’iPad mini, come il processore meno potente e lo schermo a risoluzione più bassa degli equivalenti tablet Android, ma nessuno che vi farà notare che nel concreto l’altezza dello schermo di un Google Nexus 7, per dirne uno, e del piccolino di Apple è la medesima: l’iPad mini recupera però circa un centimetro e mezzo di larghezza del display se tenete i dispositivi in verticale, offrendo di fatto una porzione di schermo utilizzabile più ampia.

L’iPad mini non è, quindi, un tablet da 7 pollici né, mantenendo la tradizionale filosofia Android, uno da 8 pollici. Apple ha dimostrato con le varie edizioni del grande iPad e, adesso, con iPad mini che non è tanto la dimensione il problema quanto il form factor. La stessa Apple ha capito di aver sbagliato con i primi cinque iPhone (iPhone, iPhone 3G, iPhone 3GS, iPhone 4 e iPhone 4S) e con il sesto (l’iPhone 5) ha infatti optato per uno schermo widescreen, scelta già adottata dai principali produttori di smartphone Android.

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