Investire in criptovalute è ancora interessante?

3 Luglio 2020 di Indiscreto

Investire in criptovalute, dal Bitcoin a tutte le altre, è ancora interessante? Poiché nessuno può vedere il futuro (diversamente faremmo solo trading online, evitando di perdere tempo a scrivere), questa non è una domanda facile a cui rispondere. Con il senno di poi, chi ha investito nel Bitcoin nel momento giusto ora probabilmente starà leggendo questo articolo a bordo della sua Ferrari, mentre altri sono in coda alla Caritas. In questo istante il Bitcoin vale 8.093 euro: senza andare alla preistoria, negli ultimi 12 mesi ha avuto un minimo di 4.408 e un massimo di 11.225. Vale quindi tutto.

Se il futuro del Bitcoin è incerto, anche se sempre più persone serie (noi no, ma del resto nemmeno siamo seri) lo stanno prendendo in considerazione per una piccola parte del proprio patrimonio, certo è invece che trattare Bitcoin e altre criptovalute sta diventando sempre più semplice, grazie all’esplosione di app e società come Bitvavo che permettono di comprare, vendere e memorizzare più di 50 criptovalute in una delle principali piattaforme di scambio di criptovaluta in Europa.

Bitcoin, Ethereum, Ripple, Tether, Litecoin, Cardano, eccetera, senza contare che il fallimento dell’operazione Libra è rimasto nella testa di Zuckerberg, quindi in altro modo Facebook ci riproverà… c’è comunque da perdere la testa. Uno degli aspetti più interessanti che riguardando il Bitcoin e le altre criptovalute è sicuramente la quantità di token (cioè i diritti su qualcosa, non solo sul Bitcoin, che potremmo tradurre anche con ‘monete’) generati, che dovrebbero mantenere il proprio valore senza troppi problemi nel lungo periodo senza svalutazione. Token che poi sono la ragion d’essere della blockchain, dove possono essere scambiati senza intermediazione.

Rispetto al bitcoin o altre cryptovalute, il problema principale delle valute tradizionali è infatti che le banche centrali possono crearne (stamparne, nell’immaginario collettivo) di più nel corso tempo. Questo è il principale motore dell’inflazione e dell’erosione della valuta nel potere d’acquisto che tutti noi conosciamo. Siete sicuri che al di là dei dati ISTAT non stiamo vivendo un periodo di inflazione?

Tutto questo per arrivare a quella che consideriamo la notizia di giornata. La Lituania sta infatti per emettere la prima moneta digitale prodotta da una banca centrale nella zona euro, parte di un progetto per testare le valute digitali sostenute dallo stato e la tecnologia blockchain nell’uso quotidiano. Ventiquattromila token digitali soprannominati LBCOIN e basati sulla tecnologia blockchain saranno in pre-vendita la prossima settimana. Un’idea per Gualtieri? In fondo basta trovare gente che accetti di prendere uno stipendio o un sussidio in criptovaluta. Rispondendo alla domanda iniziale: sì, secondo noi investire in criptovalute è ancora interessante.

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