Inter americana, chi rimarrà fra Conte e Zhang

Oaktree sembra vicina a diventare socio di minoranza e principale finanziatore del club neroazzurro...

19 Maggio 2021 di Stefano Olivari

Antonio Conte ha nei giorni scorsi detto ai giocatori dell’Inter che lui vuole rimanere anche l’anno prossimo. Meglio non rovinare i festeggiamenti per lo scudetto, in ogni caso (a proposito, per domenica dopo Inter-Udinese è stata vietata la sfilata in pullman in stile Liverpool). È probabile che Conte abbia ripetuto lo stesso concetto anche oggi a pranzo, non lo sappiamo, ma questa buona volontà (si fa per dire, perché c’è un contratto) sarà messa alla prova dall’incontro che avrà a breve con Steven Zhang e che chiaramente è legato alle novità societarie. Conte non pensa di sentirsi dire “Ti vendiamo Lukaku, Lautaro, Brozovic, Barella e Hakimi” e crediamo abbia ragione.

Novità societarie che sono le seguenti: gli americani di Oaktree Capital Management, in realtà controllati dai canadesi di Brookfield Asset Management (oltre 600 miliardi di dollari di asset), starebbero per acquistare il 31% dell’Inter, quindi la quota di minoranza finora detenuta da Lion Rock su ispirazione (e garanzia) di Suning, e contribuire al risanamento delle finanze dell’Inter in varie forme (prestiti puri o partecipazione a ricapitalizzazioni), investendo in una prima fase una totale di 275 milioni di euro. Lo scrive Bloomberg, mentre il Corriere dello Sport assegna un valore teorico a quel 31%, 170 milioni. Cifra che ha una logica, essendo circa quella dell’opzione put, cioè il diritto a vendere a Suning, in mano a Lion Rock.

Domanda dal bar dell’economia: ma chi glielo fa fare ad Oaktree? Be’, l’investimento in società indebitate, con proprietari alla canna del gas, ma con un grande margine di risalita è esattamente la loro filosofia. Solo oggi, lo ammettiamo, abbiamo scoperto il loro motto: “If we avoid the losers, the winners will take care of themselves”. Quanto al tasso della parte strettamente di prestito, le previsioni vanno dal 10 al 12%. Un prestito sufficiente giusto per passare l’estate senza smantellare la squadra, un prestito a cui è probabilissimo ne seguano altri visto che avviato il meccanismo Oaktree rimarrà l’unico interlocutore finanziario di Suning. In ogni caso, a prescindere dalla cifra, la garanzia del prestito sarà il 68,55% di azioni Inter detenute dagli Zhang, con un meccanismo in parte simile a quello dell’operazione Elliott-Yonghong Li per il Milan.

Con una differenza non di poco conto: Yonghong Li di fatto non esisteva, fin dall’inizio era chiaro che l’intenzione era quella di portare il Milan nelle braccia di Elliott, mentre da qui alla scadenza Zhang può in teoria inventarsi qualsiasi cosa per rimanere in controllo dell’Inter (parentesi: non crediamo che lo farà). Insomma, mentre scriviamo queste righe una partita ancora aperta: sommando debiti e finanziamenti futuri,  Suning potrebbe uscire di scena con pochi danni. Ciò che ha detto Conte ai giocatori è invece chiaro ed ha anche una sua logica: non è che all’Inter stia arrivando un nuovo azionista con sue idee tattiche e suoi giocatori preferiti, nell’Inter del presente e del futuro Conte avrebbe una centralità che non avrebbe in nessun altro grande club del mondo ed alla fine meglio non dimenticare i 12 milioni netti della prossima stagione per una questione di principio quando non c’è magari alcun principio da difendere. È quindi possibile, per l’Inter di sicuro auspicabile, che gli Zhang salutino prima di lui.

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