Basket

Ma il più importante è Drazen

Stefano Olivari 02/04/2014

article-post

Chi è il miglior giocatore europeo di sempre? Per gli appassionati di pallacanestro europei individuare il criterio di giudizio è senz’altro più difficile del giudizio stesso. Fino all’entrata nella NBA di Drazen Petrovic, Marciulionis e Divac (e(1989) nessun campione europeo, fatta eccezione per una modesta apparizione di Fernando Martin, aveva mai giocato nella NBA: al massimo europei americanizzati, tipo Schrempf, ma nessuno che avesse respirato il grande basket delle coppe o delle competizioni per nazionali. In ogni caso si tratterebbe quindi di una classifica ridotta agli ultimi 25 anni, con il sottoproblema di dare il peso giusto alle carriere di chi per scelta ha voluto rimanere in Europa, alla Bodiroga, o di chi ha preferito l’Europa pur dimostrando che nella NBA avrebbe avuto cittadinanza, alla Danilovic. Gli americani si pongono solo in parte la questione, così la classifica proposta da Usa Today è molto chiara: conta quello che uno ha fatto nella NBA ed il modo in cui lo ha fatto (da protagonista, da secondo violino, da comparsa). Questa la classifica, partendo dal 25esimo posto. 25) Batum, 24) Dragic, 23) Calderon, 22) Navarro, 21) Gallinari, 20) Bodiroga, 19) Okur, 18) Danilovic, 17) Turkoglu, 16) Radja, 15) Marciulionis, 14) Smits, 13) Ilagauskas, 12) Kirilenko, 11) Kukoc, 10) Noah, 9) Marc Gasol, 8) Schrempf, 7) Divac, 6) Sabonis, 5) Stojakovic, 4) Petrovic, 3) Pau Gasol, 2) Parker, 1) Nowitzki. 10 su 25 presenti nella NBA attuale, 24 su 25 presenti in quella degli ultimi 25 anni con l’unica eccezione di Bodiroga, nel commento omaggiato di un ‘Was he too slow for the NBA?’. Discutibile il ventunesimo posto di Gallinari (Belinelli ha combinato più di lui e in contesti più difficili), significativa l’esclusione di una prima scelta assoluta come Bargnani (ma in carriera ha fatto meno di Okur?) e di una seconda come Milicic. Ognuno ha poi la sua opinione: pochi dubbi che nessuno come Nowitzki e Parker abbia vinto nella NBA da protagonista, zero dubbi che in termini di importanza storica, unita al valore, il numero uno sarebbe Petrovic. Uno che in Europa era un mito già da minorenne (memorabile la finale di Korac a Padova con la maglia del Sibenka) e che per varie ragioni, dal servizio militare alla legge jugoslava che impediva l’espatrio fino ai 28 anni (ma lui ebbe una deroga ad personam), ci rimase fino ai 25 anni perdendo qualche stagione di formazione NBA che lo avrebbe reso il numero uno anche con i criteri di Nowitzki e Parker. Notevole che, in ogni caso, la storia non solo della pallacanestro inizi per molti alla fine degli anni Ottanta.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il Muro della Pallacanestro 2025

    Lo spazio per commenti e interventi riguardanti lo sport più bello del mondo…

  • preview

    Il Muro della pallacanestro

    Lo spazio per i nostri e vostri commenti sulla pallacanestro italiana e internazionale, resistendo (ma anche no, perché questo è uno dei pochi sport in cui la nostalgia è fondata) al mantra ‘Una volta era tutto meglio’.

  • preview

    La storia sono loro

    Oscar Eleni guidato da una luce azzurra per fare palle di neve nel deserto cileno di Acatama, un oceano torrido che non conosceva il fenomeno atmosferico, lasciando senza parole i predoni, gli scoiattoli, proprio come chi ha scoperto le grandi sorelle d’Italia nel basket e ha consolato il presidente dell’atletica rimasto fuori dalla giuntina Coni, […]