Il vero record di Jacobs

27 Dicembre 2021 di Stefano Olivari

I cinque ori dell’atletica italiana ai Giochi di Tokyo hanno portato ad un boom di tesseramenti: letto su Repubblica che al 10 dicembre scorso i tesserati FIDAL risultavano 226.039, 40.431 rispetto al 2020. Un incremento del 21,7% che è pesantissimo perché per l’atletica le Olimpiadi sono state in agosto e quindi l’effetto Jacobs è stato sfruttato soltanto per pochi mesi.

Insomma, nel 2022 le cose potrebbero andare addirittura meglio e tutto questo nell’assenza assoluta di promozione da parte della federazione presieduta da Stefano Mei. Fortunata nel raccogliere il lavoro di quelli che venivano sbeffeggiati per gli zero titoli (ultimo oro olimpico Schwazer 2008, ultimo oro mondiale Gibilisco 2003) ma che intanto qualcosa seminavano.

Non chiedevamo baracconate, ma soltanto qualche maglietta celebrativa ed atleti mandati in televisione nel contesto giusto: poi qualcuno si lamenta che per monetizzare vadano al Grande Fratello o a Ballando con le Stelle… In ogni caso l’impatto di Jacobs, Tortu, Tamberi, eccetera sull’immaginario collettivo giovanile è stato talmente grande che nelle categorie Under 15 i tesseramenti sono aumentati addirittura del 36%.

Nella fascia d’età 14-15 anni si è Cadetti, in quella 12-13 Ragazzi e in quella 6-11 Esordienti: da amanti dell’atletica ci permettiamo di consigliare altri sport, con una maggiore componente di gioco, prima degli 11 anni, anche se nella realtà che osserviamo nel 2021 gli Esordienti provano un po’ di tutto e difficilmente si annoiano. Meglio arrivare all’atletica più consapevoli, per apprezzarne i valori (sempre che li si capisca).

Effetto Jacobs, dicevamo. Un po’ saranno stati i ragazzi che hanno chiesto di provare l’atletica, un po’ saranno stati i genitori, questi comunque sono i risultati che rimarranno nel tempo di un’Olimpiade irripetibile. Ai prossimi Mondiali, dal 15 al 24 luglio 2022 a Eugene, ci stupiremmo infatti di vederne anche soltanto uno, di oro italiano. Fra Coleman carico, Tamberi scarico e la marcia che ha mille variabili si può soltanto fare peggio ed in fondo è nella natura di questo sport dove ad ogni livello il ‘qui e adesso’ è un dovere. Il vero record di Jacobs, quello che durerà più del 9″80 nei 100 o del 37″50 nella staffetta, è aver fatto sognare qualcuno con l’atletica.

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