Il Tottenham meglio su Amazon

27 Ottobre 2020 di Indiscreto

Ieri sera abbiamo visto Milan-Roma mista a Burnley-Tottenham, ovviamente perdendoci la diretta di quasi tutte le cose più importanti di entrambe le partite, il cui inizio era sfalsato di un quarto d’ora. Nessuna analisi dell’operato di Giacomelli o dei movimenti di Kane, però: come al solito il calcio è un pretesto per parlare dei fatti nostri.

In questo caso di una sensazione molto spiacevole: trascinandoci verso la fine di entrambe le partite, comunque incerte fino all’ultimo, non vedevamo l’ora di cliccare su Amazon Prime Video e guardare le ultime puntate di All or Nothing dedicato al Tottenham della scorsa stagione, con il racconto che parte dall’esonero di Pochettino e dall’arrivo in panchina di Mourinho. In altre parole, ad una vera partita del Tottenham preferivamo il racconto delle partite del Tottenham e soprattutto di cosa stesse loro intorno.

Non siamo al memorabile ‘Il calcio è bellissimo, peccato che ci siano le partite’ di Franco Rossi ma ad una considerazione più amara: gli eventi sportivi, tranne quelli di enorme importanza, sono ormai troppo lunghi per le capacità di concentrazione di un essere umano del 2020. Come si può resistere cinque ore davanti ad una partita di tennis? Ce lo domandiamo noi che lo abbiamo fatto centinaia di volte, figurarsi chi si avvicina al tennis oggi. Come si possono nella pallacanestro tollerare 3 intervalli e 14 timeout, 10 nel mondo FIBA, senza contare i tempi morti per i tiri liberi e i vari instant replay?

Anche con il doping del tifo, pro o contro, e delle scommesse, per non parlare del lavoro, perché investire due ore della nostra vita su una partita di calcio? Meglio parlarne che guardarla. Quanto al ciclismo, uno che segue una tappa per velocisti prima dei dieci chilometri all’arrivo merita ampiamente di essere cornificato con il proverbiale idraulico evasore o l’altrettanto proverbiale senegalese, magari con un idraulico senegalese evasore. Non facciamo esempi di sport che ci piacciono meno, limitiamoci a questi.

Che la pensiamo così noi importa poco, il problema è che chi inizia a guardare lo sport adesso parte già annoiato da tempi e modalità non adeguate al 2020. Crediamo sia un processo irreversibile: non è che si possono far durare 10 minuti le partite perché se no la gente si annoia, ma certo è che sempre più gente non andrà oltre i 10 minuti di visione.

Share this article