Il taglio di Coutinho

16 Marzo 2011 di Igor Lario Novo

di Igor Lario Novo
Siamo abituati a sentirne di tutti i colori. Eravamo convinti che nulla potesse più stupirci. Nemmeno lo “speravo fosse Gustavo” di Castagner in telecronaca, dopo un giallo a un bavarese. Sperava fosse Gustavo, lui, perché così sarebbe stato espulso. Perché, si sa, il tifo finto (o vero, magari Castagner è interista davvero: il prodotto purtroppo non cambia) per un’italiana in coppa è quasi un obbligo. Continuiamo a non trovare nulla di male nel tifare per l’avversaria di Inter, Milan, Juventus, Roma, eccetera anche (soprattutto) se si è italiani. Si disonora il tricolore pregando per un’eliminazione di Eto’o o Ibrahimovic o facendoci sopra un po’ di ironia? Chiedere neutralità, almeno formale, è poi troppo: è roba da svizzeri, quella.

Capitolo Rai. Dopo alcune disquisizioni giornalistiche sul come l’uscita di Stankovic avesse dato più velocità al centrocampo nerazzurro (Eh?) e di come Pandev fosse così in grado di “cucire meglio il gioco” (Eh?), confessiamo che “Coutinho, alla fine, decisivo! Se non avesse fatto quel taglio…” di Italo Cucci è la conquista di una vetta finora inesplorata. In pochi sembra abbiano il coraggio di andare in televisione a dire come sono andate davvero le cose: Leonardo non c’ha capito niente. Robben ha massacrato l’Inter da solo. Da sinistra, da destra, al centro. Due azioni identiche. Due tiri. Due papere di Julio Cesar. 2 a 0 Bayern. L’allenatore nerazzurro è stato incapace di trovare la qualsivoglia contromisura. Il Bayern Monaco ha sbagliato l’impossibile. Poi l’olandese s’è fatto male. E Van Gaal si è visto costretto a dare una mano al suo dirimpettaio in panchina, togliendo Robben dal terreno di gioco. Non s’è visto più nemmeno mezzo tiro in porta e l’Inter si è qualificata con…un paio di “botte di culo galattiche”. Non da ultima quella del gol di Eto’o, che secondo la compiacente moviola della Gazzetta dello Sport è: “…in leggero fuorigioco. I piedi sono in linea. La parte superiore del corpo è parzialmente al di là. Ricordiamo che la direttiva dell’UEFA raccomanda di non alzare la bandierina in caso di dubbio”. Un gol da annullare quindi, perché non esiste il “leggero fuorigioco”. Il “leggero fuorigioco” è fuorigioco. 0 a 1 su una mancata segnalazione, quindi. E via con “l’impresa”!
A proposito di Germania. Guardiamo brevemente i commenti di chi sta dall’altra parte. Karl Heinz Rumenigge è un signore. Ce l’ha col suo allenatore. Evidente. Incapace di portare a casa la qualificazione sul 3 a 1 complessivo. Rispondendo a Die Welt dice: “È una pugnalata al cuore. Abbiamo giocato un gran primo tempo. Siamo riusciti a portarci in vantaggio per 2 a 1. Ma nel secondo tempo non abbiamo capito che stavamo vincendo in casa. Era una vittoria possibile. Siamo stati un tantino ingenui”. Un signore.
Tutti dello stesso tenore gli altri commenti dei giornali tedeschi. “Il Bayern regala all’Inter i quarti di finale”, titola la Frankfurter Allgemeine. Dicendo in sostanza, e molto semplicemente, che il Bayern ha mancato anche l’ultimo obiettivo della stagione. Identico titolo per Die Welt. Più dura la Suedeutsche Zeitung: “Il Bayern perde 3 a 2 dall’Inter e esce dalla Champions. Dopo il sogno, i bavaresi tremano e perdono il controllo di una partita che hanno dominato e che avrebbero meritato chiaramente, molto chiaramente, di vincere.”
Le testate francesi della partita parlano poco. Bayern 2, Inter 3.
Inter qualificata. Si concentrano invece sulle dichiarazioni post partita di Bastian Schweinsteiger: “Ora capisco la reazione di Zidane con Materazzi”. Poco evidenziato dai media nostrani, pare che tra Materazzi e Schweinsteiger sia andato in onda un siparietto non da poco. Con l’interista a provocare (verbalmente) il bavarese sin da prima del fischio d’inizio e per tutta la durata dell’incontro. Solo l’intervento dei compagni di squadra ha poi evitato lo scontro fisico a fine match. Marco Materazzi è uno che non passa mai inosservato.
Gli spagnoli ci snobbano. Stasera gioca il Real. Non c’è spazio per l’Inter. Solo AS riprende la comprensione di Schweinsteiger per Zidane, dopo le provocazioni di Marco Materazzi. Per il resto nulla. Moltissimo spazio a Bayern Inter invece sulle testate inglesi. Davvero tanto. Tutte piuttosto allineate nella sintesi della valutazione. Per la BBC, il Telegraph, il Guardian, l’Independent e il Mirror è una  “Dramatic win!”. Una vittoria emozionante!. Ma è anche una qualificazione guadagnata grazie alla regola del gol in trasferta, dopo il pareggio complessivo per 3 a 3. “Inter gets through thanks to the away goal rule, after the 3-3 on aggregate”. Ma sarà perché ci sono di mezzo i tedeschi e che la loro grottesca sconfitta produce godimento infinito in Inghilterra, qualcosa ci dice che “Italians broke Bayern Munich hearts again” (gli italiani spezzano di nuovo il cuore dei bavaresi) suona più come una solenne presa in giro, che un elogio delle capacità di rimonta nerazzurre. E anche il pezzo del Mirror, per finire, ci sembra andare nella stessa direzione. Il tabloid si occupa infatti con estremo interesse (anche troppo) delle dichiarazioni di Moratti e Leonardo dopo la qualificazione. Moratti è ovviamente raggiante e pieno di complimenti per i suoi e per Leonardo. Del quale dice tutto il bene possibile e al quale dà 10 in pagella. Leonardo risponde lodando il coraggio e lo spirito combattivo da “mai dire mai” della squadra. Un teatrino che è un assist per l’ironia e la sfrontatezza della quale solo i giornali inglesi sono capaci. Nessuno comunque che sappia apprezzare i tagli di Coutinho.

Igor Lario Novo
(in esclusiva per Indiscreto)

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