Il socio di minoranza di Zhang

17 Gennaio 2019 di Stefano Olivari

Da mesi si dice e si scrive che Thohir starebbe per vendere il suo 31% dell’Inter, a Zhang o a persone a lui collegate, e che finora non è riuscito a farlo perché il governo cinese ha smesso di dare mano libera sugli investimenti esteri non strategici, visto che nello scacchiere della politica mondiale la robotica conta più di Candreva. Adesso il nuovo possibile socio di minoranza ha un nome, Lion Rock Capital Limited, e una nazionalità, ovviamente cinese, sia pure della cinesità light di Hong Kong (un’altra Lion Rock Capital, anch’essa operante nel private equity, ha sede a Singapore). Nome fatto dal Corriere della Sera e dalla Gazzetta dello Sport ed operazione credibile se diamo per scontato che Zhang non può in ogni caso tirare fuori in prima persona i 150-170 milioni che servono per liquidare Thohir. Non azzardiamo discorsi sull’opzione put (cioè il diritto di Thohir di vendere ad una determinata cifra), perché se esistesse ad una cifra di gradimento dell’indonesiano questi l’avrebbe già esercitata. Credendo quindi all’ipotesi di un ‘favore’ fatto a un Suning impossibilitato a pagarlo (e non certo perché sia povero), un favore da ricompensare su altri tavoli, il sospetto è quello un compratore di facciata e questo sospetto non dipende dal nome Lion Rock, che potrebbe essere Alibaba, Carige o Banca Etruria. Non è questo il punto, al di là del fatto che non si capisce perché i governati cinesi dovrebbero permettere Lion Rock di spendere all’estero soldi ancora meno strategici di quelli di Suning.

Il motivo è sempre il solito, più volte da noi esposto quando riguardava altri club: nel calcio professionistico essere soci di minoranza non conta niente, se il club non genera utili. Lo puoi fare soltanto in quattro casi: 1) Hai altri affari in corso con il socio di maggioranza (parentesi: Lion Rock ha una partecipazione in Suning) e non puoi dirgli di no; 2) Hai un percorso già concordato per diventare maggioranza; 3) Sei un grande tifoso del club; 4) Sei un prestanome. Il resto è spazzatura per un tipo di tifoso che purtroppo si incontra sempre più spesso, quello che si entusiasma per lo stadio di proprietà (infatti è già partita la solita lagna: il 99% degli addetti ai lavori si trova bene a San Siro, però la gente dovrebbe sognare il Piripicchio Stadium) ed il merchandising asiatico. Detto questo, chiunque ci sia dietro Lion Rock Capital questa eventuale operazione non è che assicuri di per sé l’arrivo di Messi, ma almeno la partecipazione agli aumenti di capitale sì. Con conseguenti minori oneri finanziari e un meccanismo positivo avviato, perché dal punto di vista commerciale l’Inter è già il club italiano più vicino alla Juventus. Questo il presente mentre stiamo parlando di una notizia solo giornalistica.

Sullo sfondo per questo 31% rimangono cordate interiste (la più famosa è la cosiddetta cordata Cottarelli, con il coinvolgimento appunto dell’ex commissario alla spending review ed una società già costituita) e meno interiste, in chiave spesso autopromozionale (come il tipo degli arrosticini interessato alla Pallacanestro Cantù). Anche se l’iceberg è la possibilità a medio termine di Suning di rimanere in Italia in un settore non strategico. Però noi i disegni di Xi Jinping, che all’ultimo conteggio (quello del marzo 2018, con l’abolizione di un termine per la presidenza) rimane un dittatore, non li conosciamo.

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