Il ritiro di Federer

27 Aprile 2022 di Stefano Olivari

Roger Federer ha annunciato che a fine ottobre sarà in campo nel torneo di Basilea, un dignitoso ATP 500 che lui in carriera ha vinto 10 volte, arrivando in finale in altre 5 occasioni. Com’era quella che il torneo di casa mette addosso troppe pressioni? La notizia è importante perché Federer non lo si vede dai quarti di finale dello scorso Wimbledon, quando perse con Hurkacz, ma non significa che rientrerà in quella occasione. Magari lo farà prima, nella sua Laver Cup a Londra, o addirittura in un torneo sull’erba di quelli prima di Wimbledon, Halle o simili.

La domanda è una sola: Federer a Basilea annuncerà il suo ritiro o andrà avanti trascinandosi alla Buffon-Totti-Valentino Rossi? Posto che il ritiro perfetto sarebbe stato a 38 anni, dopo aver vinto Wimbledon 2019, ma che Djokovic non è stato d’accordo (per non dire che Federer contro gli altri due GOAT è quello che buffizzandoci potremmo definire underachiever), e che sarebbe assurdo chiedergli altre imprese da leggenda, pensiamo di no. Nel senso che da giocatore, magari anche solo giocatore da esibizione, hai un potere e un’immagine enormi, da ex giocatore sei soltanto un uomo ricco.

Se il ginocchio e le altri parti del corpo malmesse non decideranno per lui, perché Federer dovrebbe lasciare il tennis? Pensando che le migliori coppie di doppio del mondo sono Mektic-Pavic e Ram-Salisbury, Federer con un compagno preso a caso potrebbe vincere tutti gli Slam, arrivando in scioltezza alle Olimpiadi di Parigi, dove potrebbe giocare con Laaksonen (o Wawrinka, che sta cercando anche lui di rientrare) e la Bencic. Cosa avrà di più interessante da fare? È lui a porsi questa domanda, non noi.

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