Il Rennes vince l’asta per Rugani

2 Ottobre 2020 di Indiscreto

Daniele Rugani sta per passare dalla Juventus ai francesi del Rennes, con la formula del prestito libero, senza obbligo di riscatto, per un milione e mezzo di euro. Finisce così, in attesa di riprendere l’anno prossimo, la cosiddetta asta per Rugani, che fra le tante veline che i giornalisti sono costretti a scrivere (i migliori per avere poi in esclusiva le notizie vere, i peggiori per semplice servilismo) è stata negli ultimi anni una delle più improbabili.

Non perché Rugani sia un cattivo giocatore, anzi la riserva della Juventus o il titolare nel Bologna potrebbe farlo benissimo, ma perché costa di ingaggio 6 milioni lordi (3,5 netti) a stagione e fa parte di quella categoria di invendibili che i grandi club hanno in abbondanza. Giocatori di medio livello, spesso anziani (non è il caso di Rugani, che ha 26 anni), ai quali i dirigenti dei club hanno prolungato il contratto senza un vero perché. E che non possono essere piazzati nemmeno ai club sudditi, a meno di non pagargli l’ingaggio.

Sì, perché l’attuale contrattone di Rugani scade nel 2023 ed è stato rinnovato nel marzo 2019, quando dopo 4 anni di Juventus, sempre con Allegri allenatore, il suo valore era ormai chiaro. Un errore del club, che in mezzo a cose giuste ci può stare (ma cosa pensa realmente Chiellini, che guadagna quanto Rugani?) mentre ci sta meno che il pubblico, juventino e non, creda al Manchester United che offrendo 50 milioni di euro si era inserito nella trattativa con l’Arsenal cercando di formare la coppia Rugani-Maguire. Si torna al tema lanciato da Dominique Antognoni, a proposito del prezzo di Koulibaly: molti sono convinti di avere lettori cretini, ma sbagliano perché i cretini non leggono (nemmeno gli articoli per cretini).

Detto questo, Rugani andrà a vivere meglio di altri suoi colleghi visto che il Rennes partecipa alla Champions League, manifestazione che adattandosi alla Fiorentina o al Genoa non avrebbe mai visto. Ed il discorso di fondo, in un periodo di crisi economica come questo, è evidente: il giocatore di livello medio preferisce la certezza dello stipendio alla Juventus (che infatti è ancora proprietaria di Rugani), o comunque in un club serio, al mettersi in gioco in una realtà sportivamente più adatta a lui.

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