State Bonnie

11 Marzo 2013 di Alvaro Delmo

Bonnie Tyler

Dopo la clamorosa debacle dello scorso anno che vide Engelbert Humperdinck arrivare penultimo la BBC ci riprova (persevera?) con un altro nome storico per tentare di risollevare le sorti del Regno Unito allo Eurovision Song Contest. E’ infatti di pochi giorni fa l’annuncio che sarà Bonnie Tyler a rappresentare la ‘patria del rock’ con il brano Believe in Me nella sfida ad altri trentotto Paesi, Italia compresa (parteciperà Marco Mengoni con un pezzo ancora da annunciare), che si terrà a Malmö dal 13 al 18 maggio.

La cantante gallese, alla soglia dei 40 anni di una carriera caratterizzata da alcuni grandi successi quali It’s a heartache, Total eclipse of the heart, Here she comes e Holding out for a hero, torna quindi alla ribalta a otto anni dal suo ultimo album di inediti intitolato Wings. Di fatto come spesso accade il caso della Tyler è quello di un’artista che dopo l’affermazione nelle classifiche ha comunque continuato a macinare musica pur non avendo almeno in Italia quel richiamo di pubblico del passato, relegandola apparentemente nel cosiddetto girone delle meteore.

La scelta operata dalla BBC fa però pensare perché per il secondo anno consecutivo porta sul palco dell’ESC un nome ultrarodato ma lontano dalla generazione che televota, parendo ormai quasi rassegnata a recitare un ruolo minore considerato che le classifiche della manifestazione europea non sono da tempo più tenere come una volta con la proposta britannica.

Believe in Me di fatto non sconvolge più di tanto le prospettive, anche perché manca quel guizzo che la voce di Bonnie Tyler avrebbe potuto ben supportare, mantenendosi invece su livelli piuttosto standard per una ballad gradevole ma fin troppo lineare. Insomma niente di clamoroso, non certo una nuova Totale eclipse of the heart o una More than a lover (una delle nostre preferite del suo repertorio, anno 1977).

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